Questa è la definizione disponibile su Wikipedia per Gancio riferito al pugilato): colpo potente e demolitore che basa la sua potenza sulla leva fornita dalla spalla e dalla posizione ad angolo retto del braccio, è il colpo di chiusura per eccellenza. Il gancio per essere efficace deve essere eseguito a corta distanza.

E proprio di un gancio deve essersi trattata la dichiarazione di Sabrina Ferilli in cui annunciava che per le prossime amministrative avrebbe votato come sindaco di Roma Virginia Raggi, Movimento 5 Stelle, e non Roberto Giachetti, Partito Democratico.

Per il PD, dal punto di vista della comunicazione deve esser stato un colpo a sorpresa, di quelli che non prevedi e non ti aspetti e che, se non ti mandano al tappeto, ti lasciano lì, fermo a boccheggiare per cercare di riprenderti.

Sabrina Ferilli, figlia di un dirigente storico del PCI ed elettrice anch'essa storica prima del partito comunista e poi di tutte le sigle che ne hanno segnata la trasformazione, può essere considerata una specie di icona per una parte della sinistra, senza considerare il traino mediatico dovuto alla sua notorietà e alla sua simpatia.
E questa notizia è giunta dopo che Claudio Santamaria, David di Donatello 2016 come miglior attore protagonista per il film Lo chiamavano Jeeg Robot, il 3 giugno sarà sul palco dei 5 a chiudere la in occasione della chiusura della campagna elettorale.

Quindi, il fatto che lei abbia dichiarato che convintamente non voterà per il candidato del PD, scegliendo la candidata del nemico attuale, il Movimento 5 Stelle, descritta addirittura come faccia pulita, deve essere stato addirittura insopportabile.

Per tale motivo, sull'Unità è partita la campagna riparatrice. Ieri una vignetta di Staino annunciava che al PD non importava della Ferilli perché loro avevano Stefania Sandrelli! Oggi, sempre l'Unità, pubblica un'intervista a Simona Izzo che, secondo lei, a fare quella dichiarazione non era stata la Ferilli, ma la sua imitatrice, Virginia Raffaele.

Quindi, la Izzo ha spiegato il perché del suo voto per Giachetti: «La sua preparazione e l’integrità della sua persona sono una garanzia. Sono certa che si occuperà di Roma con la determinazione e la passione che ha profuso da sempre nel suo lavoro. E’ un combattente ed è la persona giusta che serve in questo momento drammatico della città. Roberto è il padre di due ragazzi e si prenderà cura dei giovani. Io ho tre nipoti e ci tengo che possano vivere un futuro migliore nella nostra città. Ma è anche un uomo maturo e quindi si occuperà degli adulti».

Nei prossimi giorni, c'è da immaginarsi altri endorsement a favore di Giachetti da parte di personaggi del mondo dello spettacolo che l'Unità pubblicherà sulle sue pagine.
In fondo, basare una campagna elettorale sui contenuti, specie di questi tempi, non solo è inutile, ma potrebbe pure essere dannoso, specialmente quando questi dovrebbero trattare i problemi che riguardano Roma.