«C'è una sosia della Boldrini qua sul palco. Non so se l'hanno già esibita prima...» Così ha detto Matteo Salvini dal palco, rivolgendosi alla folla divertita che assisteva all'incontro tra il segretario della Lega e gli abitanti di Soncino, in provincia di Cremona.

Evidentemente, al segretario della Lega non devono esser piaciute le dichirazioni del presidente della Camera di un possibile aumento del flusso di rifugiati provenienti dal medio oriente, Turchia compresa, e di una possibile loro accoglienza da parte dell'Italia.

Ma che cosa possa aver voluto significare nelle intenzioni di Salvini paragonare la terza carica dello Stato ad una bambola gonfiabile lo sa solo lui. Ovvia l'intenzione di insultare un avversario... ma il modo scadente e becero non va certo a favore di Salvini.

Nonostante il fatto sia avvenuto nella notte di venerdì, la polemica è scoppiata solo oggi quando è stato diffuso il filmato con le dichiarazioni del segretario della Lega.
Pronta la risposta social della Boldrini: «Le #donne non sono bambole e la politica si fa con gli argomenti, non con le offese».


Naturalmente, il fatto non poteva non scatenare le dichiarazioni di altri politici, per lo più donne, indignate e scandalizzate dal contenuto del filmato.

Nonostante le reazioni di sdegno, Matteo Salvini non ha pensato di scusarsi, ma ha rilanciato dalla sua pagina facebook, lanciando l'hashtag ‪#‎sgonfialaboldrini‬: «Ipocrita, buonista, razzista con gli italiani. Dimettiti!» Aggiungendo, qualche minuto più tardi: «Di donne in gamba, brave, determinate e capaci, nel lavoro e in politica, per fortuna ce ne sono tante. La Boldrini non è una di quelle.»

Che altro aggiungere? Salvini ha rinunciato, e da tempo, ad esser elegante, ma almeno riesce ad essere  coerente.