In Italia le fattorie sociali sono circa 3 mila, danno lavoro a 30 mila persone e fatturano intorno ai 200 milioni di euro all'anno. Di questa rete di cooperative e contadini inclusivi racconta storie, esperienze, progetti e speranze il nuovo libro di Altreconomia: "L’agricoltura è sociale, Le radici nel cielo: fattorie sociali e nuove culture contadine", curato da Roberto Brioschi.

L'agricoltura sociale recupera il senso originale dell'agricoltura, il suo legame con la comunità perché oltre a produrre cibo produce lavoro e reddito, inclusione e coesione sociale, con servizi quali la cura alla persona, l'ospitalità, le attività di insegnamento, la tutela della fertilità del suolo: ciò che va nel senso della multifunzionalità dell'azienda agricola.

Oggi le fattorie sociali sono riconosciute grazie alla legge statale 141 del 2015. Ne fanno parte anche le cooperative di economia carceraria o le imprese agricole di migranti emancipati dal caporalato. Partecipano dello spirito dell'agricoltura sociale anche l'agricoltura biodinamica e biologica perché orientate al senso di comunità.

Ora una legge anche in Lombardia per dare ulteriore impulso al settore.