È di oggi la notizia che il governo dell'Arabia Saudita ha annunciato un piano di riforma economica su larga  scala, denominato Vision 2030, che prevede, tra l'altro, di diminuire la dipendenza economica dello Stato dal petrolio nei prossimi 14 anni.

Altri punti importanti del piano di Riyad, annunciati dal principe ereditario Mohammed bin Salman, sono la costituzione di un fondo sovrano ed una revisone delle politiche abitative che consentiranno di aumentare l'offerta di alloggi a prezzi accessibili e la creazione di una "carta verde" per dare la possibilità di residenza con soggiorni di lungo periodo, anche per facilitare gli investimenti nel paese.

Attualmente sono 10 milioni gli stranieri che lavorano in Arabia Saudita ed inviano all'estero ciò che guadagnano. Con le nuove regole, alcuni di essi potranno scegliere di abitare in Arabia Saudita con le proprie famiglie, mantenendo pertanto nel paese il loro denaro.

Mohammed bin Salman ha annunciato l'intenzione di mettere sul  mercato una quota inferiore al 5% di Aramco, il colosso petrolifero statale, che andrà a far parte degli asset che costituiranno il fondo sovrano saudita che avrà un valore fino a 2000 miliardi di dollari.

Il calo del prezzo del petrolio ha avuto importanti conseguenze per l'economica saudita. Tra le perdite dello scorso  anno e quelle previste per il 2016, le riserve monetarie di Riyad si attestano intorno ai 600 miliardi di dollari, rispetto ai 750 del 2014.