A Roberto Saviano non è piaciuta la svolta leghista del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi che per recuperare consensi dopo la quasi disfatta elettorale nelle amministrative 2017, per quanto riguarda il problema dei migranti, si è portato sulle posizioni dI Matteo Salvini.

A Renzi, Saviano ha ricordato che l'Italia sta già aiutando i "migranti" a casa loro e lo sta già facendo da tempo anche grazie all'aiuto dello stesso Renzi. Ma lo sta facendo nel modo peggiore possibile. Ecco il testo della risposta di Saviano a Renzi.

Mi permetto di parafrasare così le parole del Segretario del Partito di centrosinistra, ossatura della maggioranza di Governo: «Se vi considerate di sinistra non dovete sentirvi moralmente in colpa se iniziate ad avvertire impulsi razzisti. Non siete voi a essere razzisti, sono i negri a essere troppi. Ma vi assicuro che continuerò ad avere moralmente a cuore gli affari di chi tra voi produce armi da vendere ai Paesi in guerra, impedendo che si creino condizioni di vita accettabili per i negri "a casa loro.»

Per Renzi dunque l'Italia non ha il "dovere morale di accogliere" ma di "aiutare a casa loro". Eppure Renzi sa perfettamente che l'Italia realizza l'esatto contrario perché aiuta sì chi decide di lasciare il proprio Paese, ma ad ammazzarsi a casa propria. La prova? Le esportazioni di armi italiane.
2,7 miliardi di euro nel 2014.
7,9 miliardi di euro nel 2015.
14,6 miliardi di euro nel 2016.

Queste cifre mostrano come è cresciuto negli ultimi 3 anni (e Renzi ne è al corrente) il valore complessivo delle esportazioni di armi dall'Italia.

Ma il dato politicamente importante è il boom di vendite verso Paesi in guerra in violazione della legge 185/1990, che vieta l’esportazione e il transito di armamenti verso Paesi in stato di conflitto e responsabili di gravi violazioni dei diritti umani.

L’Italia nel 2014-2015 è stato l’unico Paese della UE ad aver fornito pistole, revolver, fucili e carabine alle forze di polizia e di sicurezza del regime di Al Sisi (con quale faccia chiedono verità per Giulio Regeni!). Nigrizia denuncia forniture militari a Paesi dell’Africa settentrionale, a regimi autoritari, all’Arabia Saudita, condannata dall’Onu per crimini di guerra e per la quale il Parlamento europeo ha chiesto un embargo sulla vendita di armamenti.

Quanta ipocrisia dunque nell'affermare di voler aiutare i migranti a casa loro. Ma attenzione, quella di Matteo Renzi non è una gaffe o un errore di comunicazione, è piuttosto un frettoloso e maldestro tentativo di dare in pasto una risposta alla ferocia della piazza.

Matteo Renzi e il suo entourage non stanno capendo nulla della attuale fase politica. Se fosse un giocatore di calcio, il mister l'avrebbe fatto accomodare in panchina da un bel po'. Ma purtroppo l'allenatore è lui e la prima cosa che ha fatto da allenatore è stata liquidare Emma Bonino, risorsa vera della Repubblica.

Oltre alle armi, sarebbe da ricordare ai due Matteo che, insieme ad altri paesi, l'Italia contribuisce anche alla creazione di migranti economici, quelli considerati non degni di chiedere asilo. E lo fa, ad esempio, contribuendo ad inquinare il delta del Niger. Non è tanto corretto dire ad un migrante ti aiuto a casa tua, quando l'aiuto si è già dato impedendogli di sopravvivere dove abitava perché, anche grazie ad aziende italiane, non può più pescare, coltivare la terra e bere l'acqua a causa delle estrazioni di petrolio.