Si comincia a fumare spinti da fattori psicologici di vario genere, poi si continua per dipendenza dalla nicotina, perdurando, naturalmente, gli stessi bisogni psicologici.

La nicotina però non è una droga potente, e l'astinenza non provoca disturbi paragonabili, per esempio, a quelli dell'eroina o dell'alcol, semmai a quelli della caffeina, che è anch'essa uno stimolante centrale. Sono quindi i fattori psicologici che rendono difficile troncare l'abitudine del fumo.

Per questo motivo, i numerosi metodi per fare smettere di fumare, come l'agopuntura, i condizionamenti negativi, l'ipnosi, l'uso dei farmaci, la sigaretta elettronica non portano a grandi risultati, anche se trovano entusiasti quanto interessati cultori.

La sola cos aimportante è volere fermamente smettere di fumare e continuare a volerlo per tutto il tempo che la pressione psicologica a riprendere è forte, cioè nei primi tre mesi di astinenza. Bisogna poi fare attenzione a non ricadere nelle pericolose tentazioni occasionali.

Chi si affida a metodi esterni è evidentemente non ben motivato o poco sicuri di farclea e quindi destinato all'insuccesso.

Non si può quindi fare niente per aiutare chi vuole smettere di fumare?

Tutto quello di cui il fumatore ha assoluto bisogno è di avere una ferma motivazione a smettere e di essere, in questo suo proposito, sorretto dai famigliari, dagli amici e dai colleghi.

Una convincente propaganda antidumo, diretta soprattutto ai giovani, costituisce la sola prevenzione efficace del fenomeno.

Come si smette di fumare

Chi smette di fumare potrà notare, già dopo alcune settimane, una molto maggiore resistenza fisica nella fatica muscolare in genere e negli sport, che prima non riusciva a praticare al meglio per mancanza di fiato.

Il fumatore deve essere pienamente convinto che il fumare comporta gravi rischi e che questi cessano smettendo. Nel raggiungimento di questa convinzione, il ruolo principale è giocato dallo psicoterapeuta, che deve poi assistere il paziente perchè non ricada nel vizio.

Il fumatore dovrebbe smettere di colpo e non gradualmente, scegliendo, per attuare questa drastica decisione, un periodo di buon equilibrio psicologico.

I suoi famigliari dovrebbero essergli vicini in maniera affettuosa, intelligente e costante. Spesso gli amici fumatori tengono un atteggiamento che non aiuta chi ha appena smesso di fumare, perchè vedono il tentativo come un indiretta critica alla loro stessa abitudine.

Solo un mutato atteggiamento verso il fumo potrà veramente aiutare i fumatori a smettere e gli adolescenti a non iniziare. Quando questo atteggiamento sarà raggiunto, non solo si avranno più anni da vivere, ma saranno vissuti meglio.

Articolo inviato da: Amleto Petrarca, psicologo psicoterapeuta