Martedì 24 gennaio

Ore 20.00 - Il numero delle vittime, in base alle ultime notizie fornite dalla prefettura, è salito a 17.

Ore 18.00 - I vigili del fuoco, nel pomeriggio, hanno estratto dalle macerie e dalla neve  il corpo di una donna. Il numero delle vittime, pertanto, sale a 16.

Ore 14.30 - Un altro corpo è stato estratto poco fa dai resti dell'Hotel Rigopiano. È quello di un uomo che diventa così la quindicesima vittima della valanga che ha investito l'albergo di Farindola. Al momento del disastro nell'hotel vi erano 40 persone:  28 ospiti e 12 dipendenti, tra cui il titolare. Dopo questo ritrovamento il numero dei dispersi scende a 14.

Ore 10.30 - I vigili del fuoco, tra le ore 9 e le ore 10 di questa mattina, hanno individuato i cadaveri di due donne tra i resti dell'Hotel. A questo punto, il bilancio ufficiale delle vittime sale a 14, mentre il numero dei dispersi scende a 15.

Ore 9.00 - Il bilancio delle vittime, tra individuate e recuperate, durante la notte è salito a 12. Di conseguenza, il numero dei dispersi è sceso a 17.

 

Lunedì 23 gennaio

Continua senza sosta il lavoro dei soccorritori per liberare dalla neve altre aree dell'Hotel Rigopiano, nella speranza di trovare ulteriori superstiti alla valanga. È quasi trascorsa una settimana dal 18 gennaio ed il bilancio della sciagura vede 11 sopravvissuti, 7 vittime e 22 dispersi. Oggi è stato recuperato un altro corpo, quello di una donna, trovato in uno stanzino nei pressi della cucina.

Ma c'è anche una buona notizia. I tre cuccioli dei due pastori abruzzesi, i cani dell'albergo, che erano scampati al disastro sono stati salvati e sono tutti e tre in ottime condizioni. Questo ha dato ulteriori speranze ai soccorritori nel continuare la loro opera. Opera, va ricordato, che avviene ai limiti dell'impossibile, sia per le avverse condizioni atmosferiche, sia per il pericolo di ulteriori valanghe, indicato con il valore di allerta quattro su una scala che va da uno a cinque.

Tra l'altro, la possibilità di aver reso completamente percorribile la strada di accesso all'hotel, ha permesso l'arrivo di alcuni mezzi di scavo meccanici che dovrebbero aiutare i soccorritori ad aprire delle vie di accesso laterali alla struttura, in modo da poter accelerare la verifica dei locali non ancora raggiunti.

In tema di polemiche, oltre a quella sul ritardo dei soccorsi per una telefonata a cui un operatore della prefettura non avrebbe prestato fede classificandola come falsa, si è aggiunta anche quella relativa al luogo in cui l'Hotel Rigopiano è stato costruito.

Dopo che già alcuni giorni fa il responsabile di una ONG che collabora con la Protezione Civile, in una trasmissione su Rai 2, aveva fatto notare che la collocazione dell'hotel in quel luogo, costruito alla fine di un canalone sopra una specie di collinetta che faceva intuire che in passato in quell'area si fossero già verificate delle frane, non era proprio felice.

Dopo alcuni giorni, i media si sono accorti della dichiarazione e la notizia è diventata degna come apertura delle prime pagine, ottima per alimentare le polemiche già in corso.

Nel frattempo, diventa sempre più comprensibilmente insopportabile l'attesa di notizie per i parenti dei dispersi che, ormai esasperati, hanno iniziato a lanciare accuse su eventuali responsabilità in relazione alla mancata assistenza alle richieste di intervento inviate dai responsabili dell'Hotel Rigopiano.