«Hai visto Romeo una o più volte», lo incalza Matteo Renzi. Alla fine. Tiziano Renzi cede e ammette di averlo forse incontrato in un ricevimento al Four Season, ma ai tempi delle primarie di fine 2012 a cui era andato con la moglie - Laura Bovoli - e dove c'erano però diversi imprenditori.

Nell'interrogatorio con i magistrati napoletani, avvenuto poco tempo dopo, Tiziano Renzi nega di aver mai conosciuto Alfredo Romeo.

Di nuovo Matteo Renzi: «Devi dire tutta la verità ai magistrati, non puoi dire che non conosci Mazzei [il commercialista napoletano, importante esponente del PD locale, che ha parlato di un colloquio avvenuto tra Romeo e Tiziano Renzi in una trattoria romana] perché lo conosco anche io. Devi ricordarti tutti i nomi e tutti i luoghi, non è più la questione della Madonnina e del giro di merda di Firenze per Medjugorie. |...| Non dire di mamma, se no la interrogano.»

Questo è parte del contenuto della telefonata in cui alle 9.45 del 2 marzo 2017 si sono parlati Matteo e Tiziano Renzi sulla vicenda Consip. Al tempo, Matteo Renzi non aveva alcun incarico politico e neppure pubblico... quindi, la conversazione avvenuta con il babbo è finita nell'inchiesta Consip e da lì, vai a sapere come, è finita nel libro "Di padre in figlio" di Marco Lillo ed anticipata oggi da Il Fatto Quotidiano.

Quello che traspare dalla conversazione tra "babbo e figliolo" è il fatto che Matteo non si fida, per nulla, del padre e il padre, da parte sua, sembra far di tutto per confermare i dubbi del figlio di cui forse, a questo punto, c'è da capire la dichiarazione nella trasmissione della Gruber su La7 in cui auspicava pena doppia per il padre nel caso fosse risultato colpevole.

E tanto più appaiono risibili le attuali ultime uscite di Matteo Renzi in cui, rifacendosi alla non corretta attribuzione del nome di suo padre in un passaggio dell'inchiesta da parte di un capitano dei Carabinieri, parlava di estraneità di Tiziano Renzi nella vicenda Consip.

Nella telefonata intercorsa, seppure ne siano finora usciti pochi e frammentari stralci, Matteo Renzi ha tutt'altra idea del ruolo di Tiziano Renzi nella vicenda Consip, tanto da fargli affermare, rivolto al padre, che «andrai a processo, ci vorranno tre anni, e io lascerò le primarie.»

Ma non è andata così... per ora.