In attesa di conoscere il Minniti pensiero su ONG e Libia dalla consueta conferenza stampa di Ferragosto dove il ministro dell'Interno in carica illustra l'attività fin qui svolta dal suo ministero, il Viminale ha reso noto tramite la pubblicazione del "Cruscotto statistico" del 14 agosto il quadro aggiornato sull'andamento degli arrivi e sulle presenze dei migranti nelle strutture di accoglienza.

Il numero dei migranti sbarcati in Italia dal 1 gennaio 2017 fino al 14 agosto è di 97.293, in flessione del 4,15% rispetto ai 101.507 giunti nello stesso arco di tempo nel 2016.

Già a luglio il numero di migranti è diminuito della metà rispetto al 2016, mentre a metà del mese di agosto i migranti arrivati in Italia sono finora 2.080, mentre erano stati oltre 21mila nello stesso mese dello scorso anno.

La distribuzione dei migranti nelle varie regioni è effettuata in base a dimensioni del territorio e numero della popolazione. 6 regioni ne ospitano un numero inferiore al 3%, 5 regioni dal 3% al 5%, 8 sono le regioni ad ospitarne dal 6% al 9%, mentre una soltanto - la Lombardia - ne ospita il 13%.

Sono i porti siciliani di Augusta (in provincia di Siracusa) con 13.820 arrivi, seguito da Catania con 12.066 e da Pozzallo (in provincia di Ragusa) con 9.434 ad essere quelli maggiormente interessati dagli sbarchi.

I paesi di origine dei migranti sono per lo più la Nigeria (16.559 persone), il Bangladesh (8.728), la Guinea (8.683), la Costa d’Avorio (8.053), il Mali (5.615) e l’Eritrea 5.592.

Infine, preoccupante il dato dei minori non accompagnati arrivati via mare che quest’anno sono stati 12.656, mentre erano stati 25.846 in tutto il 2016. Pertanto, considerando che prima di luglio il numero degli sbarchi era più alto dello scorso anno e che poi si è improvvisamente interrotto, è lecito presumere che il numero dei minori non accompagnati sia salito anche nei centri di detenzione libici, dove i migranti provenienti dall'Africa vengono "ospitati".