Continua la protesta per la morte del lavoratore davanti ai cancelli della Seam di Piacenza. Non solo USB, ma anche altre sigle sindacali manifestano per quanto accaduto, definendolo "figlio di un clima insopportabile di attacco ai diritti dei lavoratori - compreso il diritto di sciopero - in ogni settore, ma in particolare nel comparto della logistica".

Sabato 17 settembre, a Piacenza si terrà una manifestazione organizzata dall'Unione Sindacale di Base, che avrà inizio alle 14 dal piazzale della stazione ferroviaria, anche per affermare che il sindacato non accetterà indagini superficiali o sentenze preventive da parte di nessuno.

Anche oggi, infatti, si rinnovano le testimonianze di coloro che affermano che quanto è accaduto ad Abd Elsalam non sia frutto di un incidente, ma di un atto volontario.

"Abd Elsalam è stato assassinato - così afferma USB in un comunicato di questa mattina - la notte del 14 settembre mentre manifestava con il proprio sindacato in difesa dell'occupazione e contro gli accordi non rispettati dall'azienda, mentre difendeva i diritti di tutti. E' stato assassinato perché qualcuno ha deciso che il dio mercato debba prevalere su tutto, che il profitto sia l'unico elemento attraverso il quale valutare gli uomini e le donne che vivono e lavorano in questo Paese.

Noi non ci stiamo e continueremo a batterci contro le ingiustizie e per il rispetto della dignità di chi lavora, di chi il lavoro non lo trova e di chi lo perde in una crisi senza fine che viene pagata giorno dopo giorno, anche con la vita, dalle fasce più deboli della popolazione."

Per il 21 ottobre prossimo è stato indetto da USB uno sciopero generale cui seguirà, il giorno successivo, una grande manifestazione nazionale a Roma.