Agli inizi degli anni '90 Nicholas Negroponte ipotizzava un passaggio "from atom to bit" per descrivere la realtà rappresentata attraverso il bit, il più piccolo elemento dell'informazione digitale, abbandonando la materia e l'atomo.

La trasposizione della frase  che dà il titolo alla mostra di Adriano Bertazzoni, inaugurata nei locali del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nasce dall'attenta indagine di un giovane artista che pur essendo profondamente anagraficamente e concettualmente  "contemporaneo", filtra la realtà digitale e la traspone in un universo di atomi e materia.

Ciò senza che i due mondi entrino in conflitto, come è mostrato in “Choose yourselves”, dove “le molteplici personalità plasmate a livello digitale, vengono riversate nel mondo fisico” come spiega l’Autore. 

Per fare un altro esempio, in “Ricostituzione del logos” l’apparente normalità della situazione: una folla, la realtà dai telefonini che sostituiscono al contempo vista e memoria, viene riportata al “calore” della materia dallo sguardo critico dell’Autore, che nell’anonimato di mani e braccia porta-telefonino, individua persone vere.

I venti quadri esposti meritano tutti una visione attenta e silenziosa. Sono quadri che hanno un’anima, Bertazzoni dipingendo parla, racconta, esprime energia creativa e coinvolge pienamente lo spettatore in una connessione: “From bit to atom”.

La mostra proseguirà fino al 10 ottobre 2017,escluso il lunedì, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,00.
È possibile scaricare il catalogo in formato digitale utilizzando il QR code fornito presso il Teatro.