L'Ungheria ha annunciato, in tema di contrasto all'immigrazione, una nuova legge che prevede la detenzione obbligatoria di minori rifugiati e migranti maggiori di 14 anni.

Da qui l'appello lanciato il 9 marzo alle istituzioni ungheresi dal Direttore regionale UNICEF per l’Europa centrale e orientale e Coordinatore speciale per la crisi di rifugiati e migranti in Europa, Afshan Khan: «L’UNICEF è preoccupato dall’adozione in Ungheria di una nuova legge che prevede la detenzione obbligatoria di bambini rifugiati e migranti maggiori di 14 anni. Chiediamo al Presidente di trattare tutti i bambini in primo luogo come bambini, prima di firmare questa nuova legge.

Detenere bambini rifugiati e migranti, che fuggono da violenze e persecuzioni e che cercano una vita migliore, è traumatico. Di fatto, in questo modo si criminalizzano i minorenni e li si priva dei loro diritti, come quello all’istruzione. L’impatto che questo avrà su ogni bambino, a prescindere dall’età, potrebbe durare per tutta la vita.

Confidiamo che l’Ungheria difenda il suo impegno verso la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e la sua adesione all’Unione Europea e alle normative internazionali. L’UNICEF è pronto a supportare il governo ungherese in questo impegno.»