Nei bollettini di allerta del Centro Nazionale Uragani degli Stati Uniti, i prossimi obiettivi di Irma sono la Repubblica Dominicana, Haiti, le isole Turks e Caicos, le Bahamas, senza dimenticare Cuba che potrebbe - seppur marginalmente - finire per esserne interessata nella parte dell'isola più a est.

La forza dell'uragano è sempre la stessa. I venti sono registrati fino a 300 km/h, le onde raggiungono altezze fino a 6 metri, fino a 500 mm l'intensità della piogga. Oltre alla forza distruttrice del vento, queste condizioni atmosferiche possono causare come conseguenza frane e alluvioni.


Inutile dire quanto possa essere preoccupata la popolazione che si trova sulla strada di questo che è stato indicato come uno degli uragani tra i più potenti che abbiano mai colpito quell'area.

Irma ha colpito le isole di Antigua e Barbuda, facendo danni devastanti soprattutto in quest'ultima. Tutto quello che vi era nell'isola di Saint Martin è stato preticamente spazzato via. La quasi totalità degli edifici è distrutto ed otto persone sono decedute.

Irma è previsto che raggiunga la Florida tra sabato e domenica, mentre l'area centrale dello Stato dovrebbe essere interessata entro le 24 ore successive.

Nel frattempo prosegue la marcia da est dell'uragano Jose ed un altro uragano, Katia, attraverserà la parte meridionale del Messico nelle prossime ore. Entrambi sono meno potenti di Irma, con venti che raggiungono "solo" i 150 km/h.