Questa mattina, in varie città italiane, ci sono state manifestazioni e cortei per lo sciopero unitario dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto di lavoro.

È un braccio di ferro che sta andando avanti da mesi quello tra Federmeccanica e sindacati. E rispetto al passato, questa volta, Fiom, Fim e Uilm si sono trovate d'accordo nel dare una risposta unitaria alle proposte degli industriali.

Il nodo principale riguarda la richiesta di Federmeccanica di cancellare, nella sostanza, il contratto nazionale di lavoro, non riconoscendo alcun aumento salariale al 95% dei lavoratori.

La proposta dei sindacati, invece, è quella di riconoscere la possibilità di contratti aziendali, ma senza cancellare il  contratto nazionale che tutela la gran parte dei lavoratori in funzione della tipologia d'impresa italiana costituita da aziende piccole o piccolissime.

Nella piattaforma dello sciopero, hanno trovato spazio anche delle richieste rivolte al Governo, come la defiscalizzare degli aumenti salariali ed una nuova riforma  del sistema pensionistico.

Alta è stata la partecipazione allo sciopero con astensioni che hanno superato, in molti casi, l'85/90% degli occupati.