In base a delle nuove direttive, l'amministrazione Trump vuole applicare nuove procedure ai migranti che attraversano illegalmente il confine della nazione. In pratica, le nuove direttive riguarderebbero soprattutto coloro che attraversano il confine dal Messico, provenendo anche da paesi dell'America Centrale.

Finora, i migranti, nel caso fossero stati fermati, venivano trattenuti per il riconoscimento e poi lasciati liberi in attesa che il loro caso venisse preso in esame da un giudice che poi avrebbe deciso o meno per il rimpatrio.

Le nuove direttive prevedono invece che i migranti, in attesa della decisione del tribunale, siano trattenuti in custodia. Nel caso in cui siano detenuti dei nuclei familiari con dei minori, quest'ultimi saranno tolti dalle loro famiglie e affidati alla tutela  di parenti già residenti in USA oppure posti sotto la tutela di strutture statali.

Con queste nuove direttive, i figli dei migranti saranno separati dai loro genitori. Inutile sottolineare quale trauma possa costiutuire per un bambino essere separato dai propri genitori o dalla propria madre.

Le direttive fanno riferimento a un memorandum redatto dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale Trump il 20 febbraio. Le organizzazioni umanitarie, Human Rights Watch in testa, che già ritenevano dure le precedenti misure sotto l'amministrazione Obama, parlano apertamente di violazione dei diritti umani.

Da inizio ottobre 2016 a fine gennaio 2017, è stato pari a 54.000 il numero di migranti, tra bambini e loro tutori, fermati dalle autorità. Più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.