Nei giorni scorsi, il terremoto e le forti nevicate hanno messo nuovamente a dura prova tanti nostri fratelli e sorelle dell’Italia centrale, specialmente in Abruzzo, Marche e Lazio. Sono vicino con la preghiera e con l’affetto alle famiglie che hanno avuto vittime tra i loro cari.

Incoraggio quanti sono impegnati con grande generosità nelle opere di soccorso e di assistenza; come pure le Chiese locali, che si prodigano per alleviare le sofferenze e le difficoltà. Grazie tante per questa vicinanza, per il vostro lavoro e l’aiuto concreto che portate. Grazie! E vi invito a pregare insieme la Madonna per le vittime e anche per quelli che con grande generosità si impegnano nelle opere di soccorso.

Anche Papa Francesco, durante l'Angelus di oggi, ha voluto ricordare la tragedia dell'Hotel Rigopiano ed incoraggiare l'opera dei soccorritori che, pur senza venir meno all'impegno delle prime ore, vedono ormai ridotte quasi a zero le speranze di poter recuperare sotto la neve altri sopravvissuti.

Il bilancio attuale è di 11 sopravvissuti, 5 morti e 23 dispersi. Le operazioni di ricerca e soccorso avvengono in condizioni molto difficili a causa della neve e del freddo, ma va anche considerata l'estrema pericolosità in cui vigili del fuoco, tecnici del CNSAS, operatori del SAGF (Soccorso Alpino GFD) e militari sono costretti ad agire.

Infatti, la neve caduta in questi giorni costituisce un enorme pericolo per il rischio di ulteriori valanghe. Oltretutto, per le prossime ore, nella zona è previsto l'arrivo di una nuova perturbazione.