Il tatto bionico non è più fantascienza. Per la prima volta al mondo una persona amputata – il danese Dennis Aabo Sørensen – utilizzando un dito artificiale connesso a elettrodi impiantati sul braccio, ha distinto le superfici ruvide rispetto a quelle lisce nel 96% delle prove sperimentali. L’enorme passo in avanti sulla rotta delle protesi bioniche potenziate è stato ottenuto dagli scienziati dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e dell'École Polytechnique Fédérale de Lausanne inSvizzera.