“Uno dei più straordinari monumenti dell'antica Roma ancora intatto.”

 

La Colonna Traiana venne innalzata nel Foro romano nel 113 a.C. nella giornata del 12 maggio. Questa Colonna serviva per commemorare la conquista della Dacia (attuale Romania) e per esaltare la gloria dell'imperatore Traiano, colui che aveva effettuato tale conquista.

La Colonna è alta quasi 40 metri (come un palazzo di 9 piani) e ha un diametro di 4 metri; in un vano creato alla base della colonna vennero sepolte le ceneri dell'imperatore. All'interno del fusto una scala a chioccia, illuminata da molte feritoie, consente di arrivare in cima al monumento dove un tempo si trovava la statua in bronzo di Traiano; adesso al suo posto si erge la statua di san Pietro, sostituita da Papa Sisto V.

Il fusto della Colonna è formato da ben diciotto blocchi di marmo sovrapposti fra loro. Sopra ognuno di questi blocchi viene riportato, scolpito a basso rilievo, un episodio della guerra dacica (101-102 e 105 d.C.) il tutto illustrato in ben oltre 2.500 immagini (in tutto 100-150 scene).

L'intero fusto della Colonna è percorso da un fregio di 200 metri continuo, arrotolato intorno per 23 volte, quasi fosse un rotolo di papiro o di stoffa.

Il racconto si svolge seguendo una cronologia temporale e una sequenza di luoghi ben precisa: le rive del Danubio coperte da foreste, guadi di fiumi, paesaggi montuosi, mura di città, accampamenti fortificati, templi. Tutto questo serviva a mostrare come si susseguirono gli eventi in corrispondenza non solo del mutare del tempo e delle stagioni, ma anche di come l'imperatore e il suo esercito avanzarono sul territorio nemico. La Colonna Traiana è anche un itinerario cartografico della Dacia, perché sullo sfondo viene raffigurata la geografia fisica dei luoghi attraversati da Traiano e il suo esercito, come se fosse una cartografia del territorio.

 

L'imperatore Traino, essendo il protagonista, viene raffigurato ben 60 volte nel basso rilievo: mentre prepara i piani di battaglia, cavalca alla testa delle truppe, esorta ed incoraggia il suo esercito, fa sacrifici alle divinità, ecc; quindi sempre presente e sempre molto attivo, incurante della fatica. Però anche la figura del re nemico, Decebalo, è raffigurata con rispetto venendo disegnato come: abile capo militare, astuto negoziatore, nobile e orgoglioso nella sconfitta. Vincitori e vinti sono osservati con uguale attenzione e rispetto; anche le figure dei soldati romani e barbari, importanti protagonisti, sono caratterizzati con la volontà di identificare non tanto il singolo uomo ma il vario tipo di soldati presenti alla battaglia.

Sulla colonna in una storia tutta al maschile c'è un apparizione insolita, una donna dall'aria desolata su di una nave che si allontana da un porto. Delle figure femminili fanno la loro comparsa anche in una scena molto crudele, dal significato oscuro, in cui delle donne in preda alla collera torturano degli uomini nudi, forse romani dato i capelli corti.

 

L'imperatore sulla Colonna Traiana compare ben 8 volle nell'atto di compiere sacrifici animali e preghiere in venerazione degli dei, affinché gli accordassero assistenza e protezione prima di una partenza o di una battaglia. Nelle scene che compongono il racconto per immagini della Colonna compaiono molte divinità: personificazioni del Danubio, della Notte, l'immagine di Giove Tonante e forse della stessa Dacia. Tutte divinità, naturalmente, propizie a Traiano e al suo esercito.

 

La Colonna è sempre rimasta in piedi, anche dopo la rovina di altri edifici nel complesso traianeo e le fu sempre attribuita grande importanza: un documento del Senato medievale del 1162 ne stabiliva la proprietà pubblica e ne proibiva il danneggiamento.

 

 

Insomma un'opera davvero epocale per poter dare prestigio alla città romana e all'imperatore che aveva reso possibile la conquista dell'antica Dacia. Un racconto fatto da immadini, che ci fa rivivere l'intera battaglia e l'intera campagna come se fossimo realmente lì. La cosa ancor più spettacolare è il fatto di poter ancora prendere visione a questo spettacolo artistico fatto di scene complesse e ben organizzate su di una Colonna, la Colonna Traiana.