20:15 
Situazione meteo in Florida

 

 

19:00 
L'uragano Matthew, a meno di 100 miglia da Jacksonville, adesso è visto anche come una minaccia per il Nord Carolina a causa di possibili inondazioni tali da mettere a rischio la vita delle persone.

18:45 
20 persone, fra cui dei bambini, intrappolati in un bed & breakfast a St. Augustine, in Florida

16:52 
La pericolosità maggiore di un uragano è rappresentata dalla formazione di mareggiate (storm surge). I forti venti spingono l'acqua verso la costa e all'interno di fiumi e canali, provocando danni sulla terraferma anche a molti chilometri di distanza dal mare.

L'americana NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha realizzato un video per spiegare in che modo si formano le mareggiate. 

16:00 
Bollettino del National Hurricane Center alle 10:00 ora locale.

 

14:25 

I cavi elettrici caduti a terra, dopo che sono stati abbattutti i piloni di sostegno, provocano vere e proprie esplosioni, a contatto con l'acqua presente sul terreno. Le autorità invitano la popolazione alla prudenza e, se possibile, a non uscire di casa anche dopo che i veni si sono calmati.

14:00 

La situazione alle 14 ora italiana (le otto ora locale), con le previsioni sul percorso e l'intensità dell'uragano Matthew nei prossimi giorni. Come si vede l'intensità maggiore è lungo la costa. Da domenica mattina dovrebbe invertire la rotta e portarsi al largo, trasformandosi in una tempesta tropicale. 

 

Frenetici i preparativi negli Stati Uniti per fronteggiare l'arrivo di Matthew, il primo grosso uragano a minacciare direttamente il paese da dieci anni a questa parte.

Matthew ha già raggiunto le coste della Florida, provocando piogge e vento forte, dopo la devastazione causata nei Caraibi, in particolare ad Haiti con 339 morti.

Sebbene l'uragano sia stato retrocesso a tempesta di categoria 3, nella sua marcia di avvicinamento agli Stati Uniti, il Centro Nazionale Uragani di Miami riferisce di località costiere della Florida colpite da forti piogge e da venti di oltre 110 chilometri orari.

Sono oltre tre milioni le persone invitate dalle autorità a mettersi al sicuro, dal sud della Florida fino alla Carolina del Sud e la Georgia. Ma, in totale, sono ben 11 milioni gli abitanti delle zone potenzialmente interessate dagli effetti di Matthew.

Tutti si stanno preparando al peggio. Il Centro Uragani ha parlato di una tempesta estremamente pericolosa, mentre il presidente Obama ha dichiarato lo stato di emergenza in Florida e Sud Carolina, in modo da poter più facilmente inviare aiuti da Washington agli stati colpiti. 4500 uomini della Guardia Nazionale sono stati messi in preallarme per intervenire in aiuto delle popolazioni delle zone più duramente colpite.

Secondo quanto riferito dal governatore dello stato, Rick Scott, in Florida sono 140.000 le case rimaste senza corrente elettrica. E' difficile al momento prevedere se l'uragano si limiterà a lambire la costa statunitense o impatterà pesantemente sulla terraferma.

Per la giornata di venerdì si prevedono, in molte zone costiere della Florida, pericolose mareggiate, che potrebbero superare i tre metri. E proprio le mareggiate sono la principale causa di morte in caso di uragano.

Particolarmente esposta agli effetti di Matthew è la penisola di Cape Canaveral, che dalla costa della Florida centrale si protende nell'Oceano Atlantico e che ospita il Kennedy Space Center. La NASA ha fatto sapere di aver già preso le necessarie misure per la salvaguardia del personale e delle sofisticatissime attrezzature, del valore di miliardi di dollari. Sarebbe la prima volta che il centro spaziale si trova a dover affrontare un uragano.

Ad essere colpita molto duramente da Matthew è stata Haiti, dove si parla di uno scenario apocalittico, con livelli di devastazione assimilabili a quelli del terremoto che colpì il paese nel 2010. Il numero dei morti, attualmente 339 secondo la Reuters, è sicuramente destinato a salire.

L'UNICEF parla di 522 mila bambini colpiti nel sud del paese e riferisce dei primi casi gravi di colera, dengue e zika. Ci sono zone completamente allagate, molti sono gli sfollati e quelli che non hanno voluto abbandonare le loro case sono certamente morti.

Per aiutare i bambini di Haiti, l'UNICEF, che opera nel paese dal 1949, ha indetto una campagna per la raccolta di fondi. Per i primi interventi di soccorso e assistenza, è stato calcolato che servono subito 2 milioni di dollari.

Per contribuire ad aiutare i bambini di Haiti colpiti dall'uragano Matthew, si possono fare donazioni attraverso il sito dell'UNICEF o tramite SMS al numero 45566:

- 2 euro da mobile per TIM VODAFONE WIND
- 2 euro da fisso Vodafone
- 2 o 5 euro da fisso Tim e Infostrada