Ancora non è stato detto. Neppure l'Unità è riuscita a scriverlo... quindi per il PD potrebbe esserci un problema. Di chi si parla? Di Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera... non proprio il ritratto di un rivoluzionario arruffa popolo fabbricatore seriale di notizie false. Quindi, difficile potergli affibbiare anche solo uno di tali appellativi.

Pertanto, se uno pacato e riflessivo come De Bortoli scrive delle cose e fa delle affermazioni, va da sé, è impossibile pensare che queste siano false, parzialmente vere o per nulla verificate. Quindi, ciò che scrive De Bortoli è vero... è una tautologia.

E che cosa ha scritto stavolta? Un libro, che si intitola Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo. Come è prassi, in casi simili, l'editore fa trapelare alcune anticipazioni per crerae interesse e promuovere le vendite. L'anticipazione scelta non è passata per nulla inosservata e riguarda Maria Elena Boschi, attualmente sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, all'epoca dei fatti ministra per le Riforme e Rapporti con il Parlamento.


Scrive De Bortoli: "Maria Elena Boschi nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all'amministratore delegato di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria.

La domanda era inusuale da parte di un membro del governo all'amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere."

Maria Elena Boschi aveva sempre negato di essersi interessata alle vicende di Banca Etruria di cui il padre era vicepresidente. OPS!

Neanche il tempo di diffondere la notizia che, immancabile, è arrivato il post - quasi congiunto - dei grillini Di Maio e Di Battista che, retoricamente, si chiedono: "Lo vedete adesso il conflitto di interessi? La Boschi dovrebbe dimettersi all'istante dopo aver chiesto scusa agli italiani.

Diceva che non si era mai interessata alla banca di famiglia ma è solo una bugiarda. Se non si dimetterà la costringeremo ancora una volta a venire in aula con una mozione di sfiducia." 

Questa volta, a meno di un colpo di scena altrettanto teatrale che possa ribaltare la situazione, sarà difficile per il Partito Democratico incassare il colpo senza prendere provvedimenti, lasciando stare le cose come stanno. Al tempo stesso, però, il PD potrà scaricare Maria Elena Boschi, una delle figure chiavi di Renzi e del renzismo, colei a cui il neo segretario ha affidato il compito di controllare l'operato di Gentiloni e dei ministri del governo?

Nel frattempo, la Boschi ha scelto la strada del negare a tutti i costi, con questo post via facebook: "La storia di Banca Etruria viene ciclicamente chiamata in ballo per alimentare polemiche. Vediamo di essere chiari: non ho mai chiesto all'ex AD di Unicredit, Ghizzoni, né ad altri, di acquistare Banca Etruria.

Ho incontrato Ghizzoni come tante altre personalità del mondo economico e del lavoro ma non ho mai avanzato una richiesta di questo genere. Sfido chiunque e ovunque a dimostrare il contrario.

E siccome sono stupita per questa ennesima campagna di fango, stavolta ho affidato la pratica ai legali per tutelare il mio nome e il mio onore. Chi è in difficoltà per le falsità di Palermo o per i rifiuti di Roma non può pensare che basti attaccare su Arezzo per risolvere i propri problemi."

Nel frattempo, però, Ghizzoni non ha rilasciato alcuna dichiarazione, né per smentire, né per confermare quanto riportato nel suo libro da De Bortoli. 

Infine, è sorprendente la conclusione della Boschi che se la prende con i 5 Stelle, quando, invece, a tirarla in ballo in questa vicenda sono De Bortoli e, indirettamente, l'ex amministratore di Unicredit.