Quale miglior posto che in un teatro, l'Eliseo a Roma, per festeggiare i primi dieci anni del Partito Democratico? E chi meglio di Veltroni, Gentiloni e Renzi avrebbero potuto rappresentare passato, presente e futuro del partito? Così, alle ore 10 del 14 ottobre, i tre aspiranti terminator vanno a celebrare la cerimonia dei primi 10 anni di compleanno del PD.

Veltroni dopo aver contribuito con la sua opera a dare il via alla distruzione di Roma si è poi dedicato alla distruzione dei DS e dello striminzito legame che ancora legava quel partito al PCI.

Renzi, invece, ha pensato di distruggere il PD facendolo diventare un partito personale ad uso e consumo delle sue ambizioni politiche, cambiandone pure la collocazione politica da quella di centro-sinistra a quella di centro-destra. Ma siccome Renzi non è uno che si accontenta, nel frattempo ha pensato anche di dover distruggere un Paese, già messo male ad essere onesti, con riforme che sono solo riuscite a peggiorare quanto già di peggio c'era. Un vero miracolo... al contrario.

Ed infine l'attuale presidente del Consiglio, colui che ha interpretato il ruolo di Renzi al Governo indossando la maschera di Gentiloni. Un ruolo da comparsa che è poi sbocciato negli ultimi giorni in uno da protagonista con l'invenzione di porre la fiducia del Governo ad una proposta di legge del Parlamento... oltretutto la legge elettorale. Quindi, anche Gentiloni si è ampiamente meritato un posto sul palco del teatro PD.

Ma secondo Mario Lavia, renzianissimo giornalista di Democratica che ha sostituito l'Unità come organo d'informazione e propaganda del partito (Unità anch'essa distrutta da Renzi), "il premier e il segretario – loro che sono le “punte” della squadra-Pd che scenderà in campo alle elezioni politiche – sono destinati a suscitare una galvanizzazione del popolo dem".

Quindi, altro che terminator... Questi sono addirittura dei salvatori della patria, tanto che "la manifestazione all’Eliseo descrive l’arco che congiunge i puntini della vita del PD lungo questi dieci anni e rilancia la propria proposta al Paese. Una storia difficile che ha conosciuto momenti complicati, sempre sotto il fuoco di haters vecchi e nuovi più o meno consapevoli, uno snodarsi di tappe e di facce che infine ha portato qui, in un antico e glorioso teatro romano (quello di Eduardo e del Berlinguer del discorso sull’austerità) un partito che intende dire la sua, da protagonista."

Vedi un po' che cosa è stato il PD in questi anni! Evidentemente non abbiamo capito nulla... ma c'è almeno la consolazione di non essere i soli.