"Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un pò...", sembra ancora dirci Lucio, dopo 4 anni. Sembra dircelo dalle splendide foto esposte al Vittoriano, che ci raccontano del suo personaggio pubblico e soprattutto del suo essere persona, cogliendo attimi intimi e personalissimi.

Attimi fermati, in giro per la sua amatissima Bologna, mentre andava al bar, con quel look trasandato ed anticonformista e l'immancabile cappellino.

Oppure in riva al mare, tra le mani il clarinetto, o mentre guarda l'obiettivo estasiato, con ancora in mano le bacchette, dopo un back stage....

Un grandissimo artista, fin dal suo esordio a Sanremo (fischiato e bocciato, si era presentato con la splendida 4 Marzo 1943, una ballata altamente poetica che era e resta un finissimo autoritratto intimo), pe poi esplodere con De Gregori e Banana Republic, riempiendo gli stadi e diventando di fatto il menestrello di tutta una generazione.

"...Da quando sei partito, cìè una grande novità,,,,", ci manchi, Lucio

 

La mostra è curata da Ernesto Assante, fino al 2 ottobre, ingresso gratutio