Urbano Cairo ha lanciato un'Offerta Pubblica di Sottoscrizione per diventare socio di riferimento per guidare RCS verso un vero risanamento che possa rilanciareil gruppo che, viste le recenti cessioni, ha come fiori all'occhiello i quotidiani Corriere e Gazzetta.

Urbano Cairo, innanzitutto, non metterà denaro liquido nell'operazione. La sua proposta è quella di offrire  0,12 azioni della Cairo Communication per un'azione RCS, fino al raggiungimento della quota minima per rendere effettiva l'operazione che è quella del 50% più un’azione.

Cairo è già azionista di RCS e la sua offerta è supportata come advisor legale da Imi che fa parte di Intesa, anch'essa socia di RCS con il 4,2%. Un buon viatico per il presidente del Torino e proprietario di La7, ma non tutti i soci la pensano alla stessa maniera.

Altri soci con quote significative, tra questi Mediobanca, Unipol, Pirelli, Rotelli e Della Valle non sarebbero entusiasti dell'offerta di Urbano Cairo, più per una questione di prezzo che in relazione alle possibili ricadute sul piano industriale.

Piazza Affari, invece, sembra aver visto con favore l'OPS di Cairo, poiché, in apertura, RCS non riusciva a quotare per eccesso di rialzo e, a metà seduta, il titolo ha raggiunto una quotazione intorno al 25%.