Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo.
Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri. E' una aspirazione che piano piano trovero' il coraggio di far uscire alla luce. Che detto di un mucchietto di ceneri non è appropriato.
Posso tentare.... e se mi ribocciano?
E se poi l'Accademia trasloca?
E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No eh! essere spazzata via dall'Accademia no mai più!

Così, ironicamente, Anna Marchesini concludeva il percorso della sua carriera artistica nella pagina del suo sito dedicata a "Che cosa ho fatto".

Quasi una sorta di piccolo testamento, perché oggi è venuta a mancare. Lo ha comunicato, con un lapidario post su facebook, il fratello Gianni: «Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell'informazione tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi».

Inutile ricordare chi fosse. Chi non è più giovanissimo può avere avuto la fortuna di averla conosciuta nell'incalzante, surreale e divertente trasmissione Helzapoppin Radio Due che l'ha lanciata insieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez.

L'elenco dei suoi lavori e dei suoi successi sarà ripetuto senza fine sui siti e sui giornali. È triste solo dover ricordare che la sua ironia e la sua bravura, da qualche anno, non hanno potuto farci compagnia soprattutto a causa della malattia, l'artrite reumatoide, che l'aveva colpita e terribilmente segnata, almeno nel fisico.

Di Anna Marchesini ce ne eravamo dimenticati e, come spesso avviene quando una persona muore, se ne parla suscitando commozione. Ma per l'amor di Dio... Anna Marchesini ci ha fatto ridere e la conosciamo, da artista, proprio per questo.

Quindi, per ricordardarla e renderle omaggio, non possiamo far altro che ridere con un piccolo esempio di tutto ciò di cui è stata capace di regalarci...