Si apriranno venerdì Le Giornate del Lavoro che, per la quarta edizione, si terranno a Lecce dal 15 al 17 settembre e faranno da "coda" all'Assemblea generale della Cgil che si svolge il 14 settembre, sempre nel capoluogo pugliese. Come tema che farà da filo conduttore all'incontro sarà "Il futuro del lavoro dopo l’era della disintermediazione".
Nel corso dell'evento sono stati organizzati incontri e dibattiti pubblici con giornalisti, politici, sindacalisti, studiosi... che si svolgeranno nelle piazze, nei palazzi storici e nelle sedi istituzionali della città salentina.
Tra i partecipanti, oltre al segretario generale della Cgil Susanna Camusso, vi saranno i ministri del Lavoro Giuliano Poletti e della Giustizia Andrea Orlando, i parlamentari Francesco Boccia, Rosy Bindi, Guglielmo Epifani e Cesare Damiano, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e quello della Regione Toscana Enrico Rossi, i sindaci di Roma e Bari Virginia Raggi e Antonio Decaro, oltre a numerosi giornalisti tra cui Ferrucio De Bortoli.
La parte di "intrattenimeto" dell'evento ospiterà i concerti della Bandabardò, di Roberto Vecchioni, dei Ritmo Binario e degli Alla Bua, oltre a rassegne di film, mostre e una "notte bianca" per ricordare Bruno Trentin a dieci anni dalla sua scomparsa.
Per quanto riguarda l'Assemblea della Cgil, è il Mezzogiorno come tema centrale dell'incontro, dopo che anche l'ultimo rapporto Svimez ha confermato le grandi difficoltà che continuano ad afflilggere il meridione del nostro Paese: "finito il sorpasso dell'anno scorso, alla fine del 2017 il Sud crescerà meno del Centro-Nord, registrando la permanenza di ampie sacche di povertà e il fenomeno della migrazione di giovani laureati. Di questo passo, secondo le previsioni, solo nel 2028 si tornerà ai livelli pre-crisi."
Per questo motivo, la Cgil vuole utilizzare questi quattro giorni per riaccendere i riflettori sul meridione, riportando la questione all'attenzione nazionale, insieme a riflessioni e proposte che possano essere d'aiuto a governo ed istituzioni per costruire uno sviluppo vero, anche al Sud.
