OGGETTO: Classi quinte – preparazione all’esame di stato – benedizione delle penne.
Si comunica ai destinatari in indirizzo che lunedì 30 maggio 2016 dalle ore 12:15 alle ore 13:15 gli alunni delle classi quinte, accompagnati dai docenti in servizio, si riuniranno nell’aula magna per un momento di preghiera in preparazione dell’esame di stato. Nel corso della riunione sarà celebrata la cerimonia “benedizione delle penne”.
All’incontro sono invitati anche gli alunni delle classi quinte del turno pomeridiano.

Questa è la comunicazione inviata agli studenti del liceo delle scienze umane e del liceo linguistico di Aversa, intitolato a Niccolò Jommelli, uno dei maggiori musicisti del '700 appartenenti alla scuola napoletana.

In che cosa consista la benedizione delle penne, la Prof.ssa Rosa Celardo, il dirigente scolastico che ha firmato la comunicazione n.193 indirizzata oltre che agli alunni delle classi quinte anche a genitori e docenti, non lo ha specificato, come non ha specificato neppure da chi questa benedizione sarà effettuata e a quali credenti sia destinata, ovviamente ipotizzando che la cerimonia abbia un carattere religioso, anche se non sarebbe neppure scorretto definirlo superstizioso.

Dopo tale iniziativa, sorge il dubbio se sia anche necessario studiare per passare gli scritti all'esame di Stato. In fondo, una volta che la penna è stata benedetta non sarebbe fuori luogo pretendere che questa scriva al posto dello studente, a meno che la benedizione non sia utile alla penna solamente per permetterle di scrivere. Ma in questo caso non sarebbe più pratico e veloce controllare la presenza di inchiostro?

Già un paio di anni fa la prof.ssa Rosa Celardo era riuscita ad attirare l'attenzione della cronaca per una nota della Flc-Cgil di Caserta sul liceo Jommelli: "All’avvio dell’anno scolastico il Liceo N. Jommelli di Aversa appare come un istituto allo sbando e tale condizione è determinata dalla concomitanza di vari elementi che ne determinano il clima di confusione e di incertezza.
Il primo elemento di una certa rilevanza è rappresentato dal ricorso ex. Art. 28 Legge 300/70  presentato dalla FLC CGIL contro la dirigente scolastica prof.ssa Rosa Celardo, per attività antisindacale.
La FLC CGIL è stata costretta a ricorrere all’art. 28 (misura adottata raramente in provincia di Caserta dove, per fortuna, sono rarissimi i casi di atteggiamenti dirigenziali ostili alle relazioni sindacali) in seguito ad un provvedimento disciplinare irrogato dalla DS contro il prof. Sergio Fabozzi, membro della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) per conto della FLC CGIL.
Il prof. Sergio Fabozzi, nell’Istituto, riveste anche la carica di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ed è soprattutto per i contrasti con la Dirigente scolastica sui temi della sicurezza che il prof. Fabozzi è stato oggetto del provvedimento disciplinare.
Più volte comunque negli ultimi 4 anni la FLC aveva diffidato la DS per il suo atteggiamento antisindacale, manifestato soprattutto contro i componenti sindacali della FLC e aveva finanche richiesto l’intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale che però non è mai avvenuto.
A conferma della sussistenza dei problemi della sicurezza è intervenuta anche l’ASL di Caserta che, dopo un’attenta ispezione, ha contestato alla DS gravi inadempienze in tema di sicurezza e le ha irrogato una sanzione di circa 15.000,00 (quindicimila) Euro. [...]"

In quell'occasione, la prof.ssa Rosa Celardo non aveva ritenuto necessario ricorrere ad alcuna benedizione. Adesso è corsa ai ripari. Non si sa mai...