È facile prevedere che la pubblicazione dei dati Istat relativi a fatturato e ordinativi dell'industria ad agosto 2017 siano accolti con una "certa" enfasi dalla maggioranza.

Per gli ordinativi ad agosto 2017 si registra un rilevante incremento congiunturale con un +8,7% rispetto a luglio e nella media degli ultimi tre mesi l’indice mostra una crescita del 5,4%. Rispetto ad un anno fa, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 12,2% con gli incrementi maggiori registrati nell’elettronica (+195,1%, generato dall’andamento degli strumenti di misurazione e navigazione), nei macchinari (+25,3%) e nel legno, carta e stampa (+20,8%). La maggiore flessione, invece, si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-19,6%).

In base a quanto riportato dal nostro istituto di rilevazione, ad agosto il fatturato aumenta del 2% rispetto a luglio nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo aumenta dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti e del 3,5% rispetto ad un anno fa. 


Che cosa ha determinato tale crescita del fatturato? In particolar modo quella relativa ai beni intermedi fatturati nel mercato interno. I beni intermedi sono beni economici che servono per produrre altri beni e che possono essere utilizzati soltanto una volta nel processo produttivo, come materie prime e prodotti semi-lavorati. L'energia è classificata a parte.

Il fatturato sui beni di consumo, sia durevoli che non durevoli per il mercato interno è praticamente fermo.

Quindi, quest'ultimo dato serve a far riportare con i piedi per terra i sicuri entusiasti che già brindano per la ripresa economica dell'Italia che di certo, come dimostrano tali dati, è sentita poco o nulla nel consumo degli italiani.