O si adattano o se ne vanno. Più o meno in questi termini aveva riassunto in un video, rispondendo ad una precisa richiesta del direttore della Luiss, il professor Paolo Boccardelli, la sua spiegazione alle dichiarazioni di qualche giorno prima in cui diceva di voler colpire nella maniera più plateale le persone che si opponessero al cambiamento in azienda, ispirando loro paura...

Si sta parlando di Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, che in un incontro con degli studenti dell'Università di Confindustria aveva loro indicato un metodo da seguire per cambiare, ad esempio, un'organizzazione come Enel, indicando quali fossero gli elementi chiave da perseguire a tale scopo.

Nella video intervista riparatrice, Starace aveva anche aggiunto che in Enel non si era mai fatto ricorso al metodo da lui indicato... in fondo, non ve ne era stato bisogno! E in ogni caso, nel giustificare quel che  aveva detto, lui semplicemente era stato solo diretto e non ipocrita! Insomma, più che una smentita, quell'intervista riparatrice era stata una conferma a quanto aveva già detto in precedenza. Evviva la coerenza!


Evidentemente, però, le polemiche di natura politica che si erano concretizzate fino ad una interrogazione parlamemtare devono  avere avuto un certo effetto, tanto che l'ad di Enel ha deciso di inviare una lettera interna all'azienda, intestandola

Messaggio ai colleghi
Cari colleghi, avrete forse in questi giorni sentito e letto di alcune mie riflessioni sul tema del cambiamento che ho espresso in occasione di un intervento con alcuni studenti della università LUISS lo scorso aprile.
Rivedendo l’intervento e riflettendo su quello che intendevo dire, mi rendo conto di avere sbagliato la scelta delle parole su come si porta avanti un cambiamento in un’azienda. Questo ha facilitato una strumentalizzazione che è seguita nel mese di maggio.
Di questo mi dispiaccio due volte.
La prima perché mi rendo conto di avere ferito la sensibilità di alcuni di voi, colleghe e colleghi, senza i quali il mio lavoro non avrebbe alcun valore, e che non riuscirò mai a raggiungere individualmente per spiegare il mio intento.
La seconda perché i toni e il contenuto non mi appartengono. Chi di voi mi conosce lo sa bene.
Uno dei cambiamenti che stiamo cercando di portare avanti è la consapevolezza che a volte sbagliamo. Credo che sia importante ammetterlo onestamente e imparare dai nostri errori, capaci di andare avanti in maniera più consapevole.
Abbiamo iniziato un bellissimo percorso che sta creando molta attenzione su di noi, per qualunque cosa facciamo e diciamo. Questo, come si è visto, vale soprattutto per chi come me rappresenta l’azienda e vuole che si sia fieri di esserne parte per quanto di bello e di innovativo stiamo facendo in Italia e nel mondo.
Continuiamo il nostro cammino, con maggiore consapevolezza anche delle sue difficoltà.
Francesco Starace

Mancava la cenere con cui cospargersi il capo e poi il quadro sarebbe stato perfetto. L'ultimo dubbio nella vicenda è capire se i futuri manager provenienti dalla Luiss che hanno assistito alla sua intervista e sentito le sue precedenti dichiarazioni, quando dovranno operare un cambiamento in azienda, applicheranno o meno le tecniche di mobbing descritte da Francesco Starace.