Archeologi greci sostengono di aver scoperto la tomba di Aristotele durante gli scavi condotti nel sito dell'antica Stagira, città natale del filosofo, nella Macedonia Centrale.

L'annuncio è stato dato da Kostas Sismanidis, nel corso del Congresso Mondiale per i 2400 anni dalla nascita di Aristotele, organizzato a Tessalonica dalla locale università, intitolata allo Stagirita.

La tomba di Aristotele viene considerata il risultato più importante di ben 20 anni di scavi, iniziati nel 1996.

Aristotele nacque nel 384 avanti Cristo a Stagira e morì a Calcide, sull'isola di Eubea, nel 322. Si ritiene che sia stato originariamente sepolto a Calcide e che solo successivamente gli abitanti di Stagira abbiano trasportato le sue ceneri nella città natale, come testimoniato da varie fonti.

Si tratta di una tomba rialzata, posta nel centro di Stagira, nelle vicinanze dell'agorà, da cui si gode di una visuale a 360 gradi. La posizione stessa lascia pensare che si trattasse della tomba di un importante personaggio pubblico.

Secondo gli archeologi, la tomba sarebbe stata costruita in tutta fretta e completata in un momento successivo, utilizzando materiale di ottima qualità. E' circondata da un muro semicircolare alto due metri ed un altare si trova in prossimità della porta di ingresso.

All'interno sono stati trovati anche oggetti in ceramica e cinquanta monete risalenti al periodo di Alessandro Magno, di cui Aristotele fu il tutore.

Nel tempo la tomba ha subito varie trasformazioni e, in età bizantina, vi fu costruita sopra una torre quadrata.

Nel corso dei lavori del congresso di Tessalonica, che andrà avanti fino al 28 maggio, sono attesi nuovi particolari sull'importante scoperta.