Tempi duri per i 5 Stelle ed i loro amministratori. Qualunque attività della magistratura che li riguardi, anche se relativa a problematiche burocratiche e non di corruzione o malaffare, finisce subito in prima pagina con i media a batter la grancassa per sottolineare che anche i 5 Stelle non sono poi così diversi dagli altri partiti. Va da sé che gli avversari politici facciano altrettanto, ma quello è il loro mestiere ed a loro non si può chiedere imparzialità e moderazione.

Questa volta, a finire sulla graticola, è toccato al sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Perché è stato indagato? Nel luglio del 2014, Carlo Fontana si dimette dalla direzione del Teatro Regio di Parma. Quindi, c'è la necessità di sostituirlo.
Il sindaco allora avvia una procedura di ricognizione esplorativa. Arrivano sette nomi, ma nessuno di questi viene giudicato idoneo o adeguato all'idea di conduzione che la Fondazione del teatro ha in mente. Fondazione che vede il sindaco di Parma presidente.

A gennaio 2015, dopo che ai candidati era stato comunicato l'esito negativo delle loro domande, viene nominato nuovo direttore generale Anna Maria Meo che all'epoca amministrava, a Lucca, il Teatro del Carretto in cui ancora figura come consigliere a titolo gratuito. Anna Maria Meo ha una lunga esperienza relativa alle problematiche di pianificazione di eventi culturali e la sua nomina non può certo essere considerata estemporanea.


Pizzarotti indagato per nomine Teatro Regio di ANSA

Il senatore PD Giorgio Pagliari, ex consigliere, si rivolse alla magistratura per contestare la nomina e in autunno il sindaco ricevette un avviso di garanzia. Nonostante Pizzarotti avesse chiesto di essere sentito sulla vicenda, la Procura non ritenne opportuno interrogarlo. Oggi, la notizia dell'avviso di garanzia.

Federico Pizzarotti ha commentato la notizia tramite un post pubblicato sulla sua pagina facebook: «Oggi sul quotidiano locale è uscita la notizia di una indagine nei miei confronti, e da lì su tutti i giornali nazionali. Era già emerso ci fossero indagini in corso, rispetto alla notizia di mesi fa che qui sotto vi riporto. Sono tranquillo, perché è un atto dovuto a seguito degli esposti del Partito Democratico. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura avremo il consueto atteggiamento collaborativo. Dico sin d'ora che non entrerò nella polemica politica dei botta e risposta, non utile a chiarire ma solo a confondere i cittadini e allontanarli dalla politica. Andiamo avanti, il mio impegno continua senza esitazione.»

Oltre al sindaco di Parma, risultano indagati per abuso d'ufficio l'assessore alla Cultura Laura Ferraris e tre membri del consiglio di amministrazione della Fondazione del Teatro Regio all'epoca delle nomine: Giuseppe Albenzio, Silvio Grimaldeschi e Marco Alberto Valenti. Il procuratore di Parma, Antonio Salvatore Rustico ha ipotizzato che l'inchiesta dovrebbe chiudersi entro l'estate.

Riassunta nel merito, la vicenda appare una semplice querelle che vede protagoniste la burocrazia e la politica. Una vicenda secondaria, come ne accadono di frequente nelle amministrazioni pubbliche. Quindi, perché tanto baccano?