Nei giorni scorsi, l'associazione Luca Coscioni ha indetto una conferenza stampa alla Camera dei deputati per promuovere tre richieste definite irrinunciabili nel testo del DDL sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (Dat), o Biotestamento, all'esame della commissione Affari sociali.

La prima richiesta è la prevalenza del volere del malato. La seconda è che il soggetto debba poter esprimere la propria volontà di rinunciare a qualunque misura terapeutica senza eccezione. La terza richiesta è che nel DDL sia incluso esplicitamente la possibilità di accedere alla sedazione palliativa profonda, cui è ricorso Dino Bettamin, malato di Sla deceduto nei giorni scorsi a Treviso.

Queste richieste, che confluiranno in una CARTA DEI MEDICI PER IL TESTAMENTO BIOLOGICO che sarà diffusa nell'ambiente medico per una raccolta firme e poi inviata a tutti i parlamentari, sono state illustrate e sottoscritte da Carlo Alberto Defanti, primario emerito dell'Ospedale Niguarda di Milano, membro della Consulta di Bioetica e medico di Eluana Englaro; Michele Gallucci, direttore della Scuola italiana di medicina e cure palliative; Mario Riccio, anestesista-rianimatore, medico di Piergiorgio Welby e Fabrizio Starace, presidente della Società di epidemiologia psichiatrica.

Di seguito è riportato il testo integrale del documento.

 

CARTA DEI MEDICI PER IL TESTAMENTO BIOLOGICO

1. Mantenere la parte in cui il testo base prevede che - in linea con quanto affermato da tutti i rappresentati delle società scientifiche auditi in Commissione, nonché con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la letteratura scientifica sul tema - idratazione e nutrizione artificiale siano considerati trattamenti sanitari rifiutabili dal paziente;

2. Mantenere la parte in cui il testo base prevede la natura vincolante - per la struttura sanitaria - delle Disposizioni Anticipate di Trattamento, segnalando in ciò che l’indicazione della pianificazione “condivisa” delle cure tra medico e paziente non deve rappresentare un limite a tale vincolatività;

3. Specificare nella proposta di legge in oggetto la possibilità per il medico, su richiesta del paziente, di operare una sedazione palliativa profonda continua con sospensione delle terapie, in modo da accompagnare il paziente a morire senza soffrire.

Il medico è da sempre una delle figure verso le quali le persone nutrono maggiore fiducia. Per garantire il rispetto delle volontà del paziente e assicurare che la fiducia nel medico non venga meno proprio nel momento delle scelte di fine vita, la quasi totalità delle democrazie liberali ha introdotto regole che garantiscono la possibilità per il paziente di effettuare Disposizioni Anticipate di Trattamento vincolanti (cosiddetto "testamento biologico").

In tali Paesi, i medici hanno attivamente concorso ad adeguare la deontologia alle nuove condizioni che, con aumentata frequenza, caratterizzano la fine della vita, cioè l’incremento delle morti per malattie degenerative dove le persone attraversano una lunga fase di sofferenze fisiche e psicologiche alle quali il medico non può più porre rimedio.

È in questo contesto che valutiamo positivamente il testo base sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento in esame della XII Commissione, così come emendato fino a oggi. Riteniamo comunque necessario che siano respinte modifiche peggiorative relativamente al rispetto della libertà individuale, e che siano anzi effettuati alcuni miglioramenti proprio su questo aspetto.