In una domenica dove il rischio rinvio causa maltempo incombeva su molti dei campi della Serie A, dopo quello reale di Sampdoria - Roma rimandata soprattutto per eccesso di prudenza per salvaguardare l'incolumità degli spettatori viste precedenti esperienze nei dintorni di Marassi in caso di acquazzoni, le partite si sono disputate regolarmente su dei terreni di gioco praticabilissimi.

Anche se deve essere ancora disputato l'incontro in notturna, due sono i match che per motivi diversi hanno caratterizzato la terza giornata: la vittoria fuori casa della Fiorentina ai danni del Verona e la vittoria della Lazio ai danni del Milan.


La Fiorentina ha battuto il Verona per 5-0, ma giocando con il freno a mano tirato per tutto il secondo tempo in cui comunque ha segnato 2 reti, di cui una spettacolare su punizione. La Fiorentina ha cambiato totalmente squadra rispetto allo scorso campionato, mettendo in campo 8 nuovi giocatori.

Nelle prime due giornate aveva rimediato due sconfitte con degli errori in difesa a dir poco imbarazzanti e una prestazione più che modesta negli altri reparti. Dopo la sosta, quello di Verona era il test per capire se la stagione per i viola sarebbe stata un calvario oppure se la squadra potesse avere delle prospettive e degli obbiettivi per questa stagione. La risposta da Verona è arrivata ed è stata più che positiva.

Il primo a marcare è stato Simeone al 2', rapido ad arrivare sul tiro di Benassi respinto da Nicolas. Al 10' è stata la volta di Thereau, su rigore procurato da Chiesa. Il tris si deve ad Astori che al 24' ha deviato in gol un cross da calcio d'angolo. Nella ripresa un eurogol su punizione di Veretout porta la Fiorentina sul 4-0, mentre il quinto gol è del portoghese Dias che ad un minuto dal 90.esimo fissa il risultato sullo 0 - 5.

Queste alcune delle dichiarazioni dell'allenatore della Fiorentina Stefano Pioli: «Nelle prime due gare non avevamo avuto continuità e approccio come oggi. Oggi siamo entrati bene in campo, abbiamo tenuto distanze ed equilibri. Nelle prestazioni precedenti non siamo stati solidi, oggi l’obiettivo nel secondo tempo era quello di non prendere gol. Dobbiamo lavorare e sacrificarci tutti, questo mi è piaciuto oggi.

Abbiamo giocato con semplicità e qualità. I giocatori sanno come stare in campo e mettere in difficoltà gli avversari. Abbiamo costruito una buona squadra, avremo forse ancora un po’ di alti e bassi, ma abbiamo un gruppo di qualità, che crede nel senso di appartenenza.

Sono contento per i miei giocatori, volevamo dimostrare che il lavoro che stiamo facendo può produrre buoni risultati. Siamo ancora tutti da scoprire: tanti giocatori nuovi, giovani e da campionati diversi. Ma abbiamo buone qualità. Abbiamo preso giocatori con tanta voglia di giocare con la nostra maglia, e di qualità, tecnici. Ci sono ingredienti per fare un buon lavoro. Poi il campionato italiano è difficile, ci sono 6-7 formazioni molto più forti di altre. Ma ci sarà da dare battaglia in tutte le partite. Pensiamo subito al Bologna, altra gara importante davanti ai nostri tifosi.»


Il Milan della campagna acquisti da 200 e passa milioni, fatta con pochi anticipi e molti pagherò, il Milan dei sogni dopo aver passeggiato a Crotone, stentato a San Siro contro il Cagliari, si è subito frantumato alla prima trasferta in una gara con una squadra di medio alta classifica, la Lazio, perdendo all'Olimpico con un catastrofico 4 - 1.

La gara è iniziata con un'ora di ritardo, causa maltempo, ma si è disputata su un terreno di gioco più che perfetto. Immobile è stato autore di una tripletta, sfiorando anche il quarto gol. Il centravanti della Nazionale è andato a segno su rigore al 38', raddoppiando poi nel finale del primo tempo con uno spettacolare destro al volo su cross di Lulic.

Ad inizio ripresa la terza rete, sfruttando un assist di Parolo. Immobile è stato poi protagonista anche dell'assist a Luis Alberto che dopo solo un minuto ha messo a segno la quarta rete. Non certo una grande giornata oper Donnarumma, Bonucci e Musacchio! Montolivo ha portato a casa il gol della bandiera al 56', sfruttando un fortunoso rimpallo che lo ha messo a tu per tu con il portiere laziale.

Queste le dichiarazioni di Montella a fine gara: «Domenica poco fortunata per me. Inizio importante, eravamo padroni del campo. La Lazio ha preso fiducia e abbiamo perso padronanza dei primi minuti. Dobbiamo fare di più nell’atteggiamento e nella reazione. Non abbiamo superato la prova, però siamo una squadra nuova e ci stanno alti e bassi. Serve lavorare, la squadra è buona, serve lavorare e crescere.

Serve trovare l’intesa. La Lazio è una squadra cinica che non ti perdona niente. Io sono pronto alla sfida e anche i ragazzi. Non avendo certezze create nel tempo, è più difficile avere reazioni da squadra. Serve lavorare e non perdere l’equilibrio.»

Non hanno invece avuto bisogno di rilasciare dichiarazioni l'a.d. Fassone e Yonghong Li, presenti in tribuna all'Olimpico. L'espressione sui loro volti, inquadrati impietosamente dalle telecamere, erano più sufficienti.