Nella nona tappa della Diamond League che si è svolta nello stadio del Principato di Monaco, Marco Tamberi ha stabilito il record italiano di salto in alto aggiudicandosi la gara davanti all'ucraino Bohdan Bondarenko, oro ai mondiali di Mosca 2013 e detentore del primato europeo a 2,42.

La gara si è indirizzata a favore di Tamberi alla quota di 2,37, superata dall'italiano al primo turno e solo al terzo da Bondarenko. L'ucraino, poi, non è riuscito a superare quota 2,39, mentre Tamberi lo ha fatto al terzo tentativo, nonostante che coi talloni avesse sfiorato l'asticella, rimasta comunque su.

Impresa dell'atleta 24enne di Offagna che, oltre a vincere la gara, stabilisce il record italiano della specialità, dopo aver vinto di recente la medaglia d'oro agli Europei.


Come si fa in questi casi, Tamberi tenta una nuova quota e fa portare l'asticella a 2,41. Al secondo tentativo impatta sull'asticella, rotolando poi sul materasso e infortunandosi alla caviglia sinistra. Le smorfie di dolore di Tamberi non lasciano presagire nulla di buono. Trasportato all'ospedale di Monaco, i medici escludono lesioni, facendo sperare in un recupero abbastanza veloce.

Questa mattina, però, dopo esser stato visitato dal Professor Francesco Benazzo, ortopedico traumatologo del Policlinico San Matteo di Pavia, Marco Tamberi ha saputo che non avrebbe potuto partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio. Il responso medico ha riscontrato, infatti, una "lesione del legamento deltoideo, dovuta all'eccessiva pronazione del passo che ha portato allo strappo di alcune fibre del legamento anteriore della capsula".
Per tale infortunio, il tempo di recupero è previsto in circa quattro mesi, sia che l'atleta decida di recuperare naturalmente, sia che decida di operarsi. Pertanto, niente Olimpiadi.

Grande la delusione di Marco Tamberi diffusa tramite il suo account Instagram: «Svegliatemi da questo incubo... Ridatemi il mio sogno vi prego... Tutti questi anni solo per quella gara, tutti questi sacrifici solo per quel giorno... vorrei dirlo, vorrei urlarlo che tornerò più forte di prima, ma ora davvero riesco solo a piangere! Addio Rio, ADDIO MIA RIO!»