La GBU-43 Massive Ordnance Air Blast (MOAB) è una bomba guidata in dotazione all'aviazione degli Stati Uniti, il cui acronimo MOAB è anche interpretato, informalmente, come Mother Of All Bombs ("madre di tutte le bombe" in lingua inglese), in quanto l'ordigno è tra i più grandi e potenti mai assemblati.

Il portavoce del Pentagono Adam Stump ha comunicato nel pomeriggio di giovedì 13 aprile che gli Stati Uniti, per la prima volta sul campo, hanno fatto uso di una GBU-43 MOAB.

La bomba è stata sganciata da un aereo MC-130 - unico in grado di trasportarla - in territorio afgano, nel distretto di Achin nella provincia di Nangarhar, vicino al confine con il Pakistan.

Il generale americano John Nicholson, a capo delle forze internazionali che operano in Afghanistan, ha detto che la bomba è stata usata contro grotte e bunker occupati da combattenti dello Stato Islamico.

Da chiarire sia i danni causati dall'esplosione che da chi sia stato rilasciato l'ordine per l'utilizzo dell'ordigno.

La GBU-43 MOAB è stata sperimentata in Florida tre giorni dopo l'invasione dell'Iraq, è ed operativa dal 1 aprile 2003. Finora non era mai stata utilizzata sul campo.

La bomba è equipaggiata con un enorme quantitativo di esplosivo ad alto potenziale, tanto che a causa del suo peso, di poco inferiore alle 10 tonnellate (in massima parte dovute alla quantità dell'esplosivo in essa contenuto), può essere impiegata solo grazie allo sgancio mediante carrello dentro la stiva di un MC-130 Combat Talon.

L'ordigno è guidato sull'obbiettivo tramite un sistema satellitare GPS ed è fatto detonare un attimo prima di toccare il suolo grazie a due sensori posti vicino alla sua ogiva.

La finalità della GBU-43 MOAB, che non ha capacità perforanti, è quella di provocare una distruzione totale di qualunque cosa si trovi all'interno del suo raggio d'azione, tramite devastanti onde d'urto.