Kahba, in arabo, significa puttana. È con questi termini, ed altri dello stesso tenore, un gruppo di soldati israeliani si è rivolto ad una ragazzina, tra i 15 e 16 anni, stesa per terra e sanguinante dopo che loro stessi l'avevano ferita.

Quei soldati non l'hanno soccorsa e neppure hanno chiamato aiuto. Quella a terra era una ragazzina palestinese e l'unica cosa da fare era insultarla in attesa che morisse. Così sopno rimasti in piedi, circondandola ed insultandola, mentre lei gemeva a terra, indifesa e sanguinante.

Ed è morta dopo qualche ora Nour Iqab Enfeat del villaggio di Yabad, vicino a Jenin, in Cisgiordania. Che cosa ha fatto per meritare questa fine? Non è chiaro. Nour camminava verso un posto di controllo. Non ci cono immagini che ci mostrano l'intera sequenza di ciò che è accaduto.

Si vedono solo quelle della ragazzina che corre via inseguita da quelli che potrebbero essere due soldati che, quasi certamente, l'hanno colpita a morte volontariamente, senza cercare di fermarla e neppure di ferirla... una ragazzina che fuggiva! Ma era palestinese!

Qualunque cosa avesse fatto, qualunque fosse stata la sua colpa, è questo il codice di comportamento che si richiede ai soldati israeliani? È questo il loro codice morale?

Se lo chiede anche il quotidiano israeliano Haaretz, in un articolo intitolato Die, Suffer, You Kahba.

E per chi avesse stomaco sufficiente per guardare le immagini di quanto è successo può vedere questo video su YouTube e quest'altro disponibile di seguito (dopo aver confermato la registrazione del vostro account Google).