Snapchat è un servizio di messaggistica istantanea per smartphone e tablet. Utilizzato soprattutto da utilizzatori giovani e giovanissimi, consente di inviare agli utenti della propria rete messaggi di testo, foto e video che hanno la caratteristica di poter essere visibili solo per 24 ore.

Mercoledì, dopo la chiusura della borsa statunitense, è stato comunicato il prezzo delle azioni di Snapchat per l'offerta pubblica iniziale (IPO) di acquisto, cui seguirà il suo l'ingresso in borsa.

L'attesa era per un prezzo che avrebbe dovuto oscillare tra i 14 e i 16 dollari per azione. Invece, la quotazione ottenuta è stata maggiore, arrivando a 17 dollari. Sul mercato andranno 200 milioni di azioni per un valore di 3,4 miliardi di dollari.

L'ingresso in borsa vede il fatturato aumentato di 7 volte rispetto al precedente anno fiscale. Allo stesso tempo, sono però aumentate anche le perdite che hanno raggiunto il +38%, mentre è diminuita la crescita degli utenti.

Per giustificare la valutazione e respingere le preoccupazioni sugli ultimi dati di bilancio, Snap ha sottolineato l'importanza del tempo trascorso dai propri utenti sull'app ed il potenziale di future entrate generate dal trend sempre più emergente tra i giovani nel comunicare tramite video, piuttosto che tramite testo.

Riguardo l'IPO, c'è un'altra curiosità che vale la pena sottolineare. Le azioni acquistate non daranno agli investitori diritto di voto, caratteristica senza precedenti e mai vista prima d'ora. Da parte degli organi di controllo (SEC) si sta valutando la cosa anche in funzione del fatto che, in futuro, possa diventare una "moda" di mercato, causando possibili azioni distorsive.

Nella prima giornata di contrattazioni, il titolo Snap ha sfiorato quota 26 dollari, attestandosi a fine seduta a quota 24,48 con un rialzo del 44% rispetto al prezzo di apertura di 17 dollari.