Si è tenuto nella mattinata di ieri il nuovo confronto tra Governo e sindacati sulla riforma previdenziale, che ha portato alla chiusura della cosiddetta FASE 1.

Entrambe le parti hanno parlato di un incontro positivo, anche se le parti sociali sospendono il giudizio in attesa di verificare quale sarà il contenuto dei provvedimenti attuativi.

D'altra parte, il Ministro del lavoro ha riconosciuto l'importanza di rispettare le scadenze previste ed ha confermato l'arrivo dei decreti entro i prossimi giorni.

Questo il commento su quanto discusso nelle parole del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: «Abbiamo finalmente aperto la discussione sulla fase due e sulle pensioni per i giovani. Da lungo tempo poniamo il tema sulla loro prospettiva previdenziale.

Sulla chiusura della fase uno, relativa al confronto sulle misure inserite nell'ultima legge di bilancio, a partire dall'Ape, l'anticipo pensionistico, il giudizio è positivo sul metodo, ma "il pezzo di carta" dei decreti attuativi non lo abbiamo ancora visto. Solo a quel punto il sindacato trarrà una valutazione conclusiva. 

Restano comunque due elementi di criticità. Uno è la richiesta  di sei anni consecutivi per l'accesso che rischia di essere un criterio di esclusione. L'altro problema riguarda invece i disoccupati che hanno concluso un contratto a tempo determinato. Questo fa cadere il diritto all'Ape sociale e quindi rischia di essere una grande restrizione della platea».

Due nuovi ulteriori appuntamenti sono stati fissati per il 6 ed il 13 aprile prossimi.