Il commissario Montalbano torna in tv con due nuovi episodi. Il primo, Un covo di vipere, va in onda il 27 febbraio ed è la trasposizione dell'omonimo romanzo di Andrea Camilleri. Il secondo episodio, Come voleva la prassi, sarà trasmesso il 6 marzo ed è tratto da un racconto dello scrittore siciliano che vede come protagonista il suo personaggio principe.

Con le nuove puntate, raggiunge quota 30 il numero di espisodi de "Il commissario Montalbano", fiction iniziata nel 1999, prodotta da Palomar Degli Esposti insieme a Rai Fiction. Un successo con pochi precedenti per l'Italia, a meno di ritornare indietro nel tempo quando la tv era in bianco e nero ed i canali erano soltanto due.

Un successo che dura da ben 18 anni e che fa registrare ascolti che raggiungono punte di 10 milioni di spettatori, con il 40% di share. Le storie, le sceneggiature, la regia, il montaggio, l'interpretazione sono alla base di un prodotto che per qualità non ha nulla da invidiare alle fiction del nord europa e del mondo anglosassone.

E che la qualità paghi, è il motivo per cui il commissario Montalbano è venduto in 60 Paesi, e va in onda pure nel Regno Unito sulla BBC, insieme alle avventue del giovane Montalbano.

Queste le principali dichiarazioni alla presentazione dei due nuovi episodi.

Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction: «Il commissario Montalbano è il più grande evento televisivo italiano, testimonial della produzione televisiva di qualità made in Italy nel resto del mondo».

Carlo Degli Esposti, fondatore e presidente della casa di produzione Palomar: «Il primo pensiero va ad Andrea Camilleri, probabilmente tra i più grandi scrittori italiani viventi, che dopo un’importante stagione professionale in Rai, si è ritirato per dedicarsi alla scrittura.

Il risultato è stato ed è tuttora sorprendente, che noi abbiamo aiutato a prendere forma audiovisiva, con una squadra artistica e produttiva compatta e affiatata, dalle dinamiche orami familiari, che lavora da vent’anni. Non c’è divismo, non ci sono fratture.

Il commissario Montalbano è di fatto un prodotto fortemente locale, calato nel cuore delle tradizioni italiane, in una suggestiva Sicilia, ma insieme sa essere una serie dalla grande vocazione globale. È un ritratto bello dell’Italia. Vale una vita».

Luca Zingaretti, interprete del commissario Montalbano: «Sono un attore che ama cambiare, che ama sperimentare e trovare delle vie narrative-interpretative nuove. Montalbano però è un classico, e non posso abbandonarlo. Non posso cambiare. Andrea Camilleri è divenuto un classico, come un classico è William Shakespeare. Il lavoro che compie ogni volta Camilleri è straordinario. I suoi non sono dei semplici gialli, bensì è la sua visione sulla vita, raccontata mettendone in mostra gli aspetti edificanti, ma anche tutte le zone d’ombra».

Ad affiancare Zingaretti saranno i "soliti" Cesare Bocci nella parte di Mimì Augello, Peppino Mazzotta in quella di Fazio, Angelo Russo nei panni di Catarella e Marcello Perracchio in quelli del  dottor Pasquano.