Mercoledì 29 marzo, La Camera, in seconda lettura, ha approvato in via definitiva la proposta di legge - C. 1658 presentata il 4 ottobre 2013 - in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati.

La legge Zampa, così conosciuta dal nome della senatrice Sandra Zampa prima firmataria del provvedimento, introduce una serie di modifiche alla normativa vigente in materia di minori stranieri non accompagnati con l’intento di definire un sistema nazionale organico di protezione e accoglienza, che rafforzi e migliori gli strumenti di tutela già garantiti dall'ordinamento, grantendone l'applicazione anche su tutto il territorio nazionale.

Queste le principali misure previste:

i minorenni stranieri non accompagnati e/o separati non sono soggetti a respingimento alla frontiera, senza alcuna eccezione;

è ridotto il termine massimo di trattenimento dei minori nelle strutture di prima accoglienza (da 60 a 30 giorni);

le procedure per l’accertamento dell’età vengono migliorate e uniformate;

viene stabilito un sistema organico di accoglienza dei minorenni stranieri non accompagnati, che soddisfi gli standard minimi delle strutture residenziali per minorenni;

viene esteso l’utilizzo di mediatori culturali qualificati col compito di comunicare e tradurre i bisogni di questa categoria di minorenni particolarmente vulnerabili;

viene promossa la figura dell’affido familiare, così come la nomina puntuale di tutori volontari per questi minorenni;

vengono rafforzati alcuni dei diritti riconosciuti ai bambini non accompagnati, come quello all’assistenza sanitaria, all’istruzione, alla piena attuazione delle garanzie processuali;

viene istituito un Sistema informativo nazionale dei minori non accompagnati presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Per capire la necessità e l'urgenza di questa legge basi ricordare che nel solo 2016, 25.850 bambini e adolescenti non accompagnati e separati sono arrivati in Italia. Rispetto ai 12.360 del 2015 il loro numero è praticamento raddoppiato.