Ieri, 19 dicembre, si è riunito il Consiglio dei Ministri con, all'ordine del giorno, l'esigenza di aggiornare gli obiettivi programmatici di finanza pubblica per il 2017.

In mezzora, il governo ha deciso di chiedere al Parlamento "l’autorizzazione ad adottare provvedimenti con effetti finanziari fino a un massimo di 20 miliardi di euro che conseguentemente possano comportare un incremento, rispetto agli obiettivi fissati nella legge di bilancio, del fabbisogno finanziario e del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, da reperire attraverso emissione di titoli del debito pubblico. L’impatto effettivo sui saldi dipenderà dalla tipologia di interventi che saranno eventualmente adottati e dall’entità delle risorse che potrebbe essere necessario rendere disponibili."

Tradotto, il governo aumenterà il deficit dello Stato fino ad un massimo di 20 miliardi di euro per coprire l'aumento di capitale del Monte dei Pachi di Siena e tutelare le altre banche in difficoltà. Il nuovo deficit, per l'importo che sarà ritenuto necessario, sarà coperto con l'emissione di titoli di Stato.

A parte vedere come il Parlamento deciderà in merito, ci sarà da capire se in Europa questa soluzione possa essere accettabile o meno. Finora dalle parti di Bruxelles e da quelle di Francoforte non è arrivata alcuna dichiarazione.

Inoltre, senza voler essere pignoli, non c'è neppure da trascurare il passaggio parlamentare. Ai vari gruppi, se rispetto a quanto uscito dal CdM non verrà integrato con ulteriori informazioni, si chiede di dare il via libera ad un allargamento del deficit pubblico da finanziare con l'emissione di nuovi BOT, ma non si spiega in dettaglio come questi soldi saranno utilizzati e come e quando lo Stato potrà poi tornarne in possesso. In fondo, per chiunque debba votare un provvedimento di questo genere, non è una richiesta secondaria.

Maggiori informazioni potranno essere disponibili con il passaggio in aula del provvedimento che dovrebbe già avvenire per mercoledì prossimo. I tempi, d'altronde, sono ormai ristretti, visto che la scadenza per MPS di recuperare i fondi dal mercato privato per il proprio aumento di capitale è per giovedì 21 dicembre e le possibilità di riuscita dell'operazione sono ridotte ai minimi termini, a meno di un miracolo dell'ultimora.