Chi tra i lettori vanta più di qualche capello bianco, ha ben presente la serie tv Mork & Mindy, in onda dal 1978 al 1982.

Una sit com che ha consacrato al successo l'indimenticabile ed indimenticato Robin Williams, lo strampalato alieno alle prese con una umanità che non comprende ma che finisce per amare.

Formatosi come attore teatrale, dopo il successo in tv, per lui si spalancano le porte del grande schermo, con una serie di numerosi successi, sia di critica che di pubblico, che lo consacrano definitivamente come star.

Un periodo denso di apparizioni, concentrato tra gli anni 80 e 90: di lui si diceva che fosse "interprete dalla comicità debordante e fulminante" ma anche "un attore intenso e misurato in ruoli meno divertenti".

QUELL'ATTIMO FUGGENTE

Alcune sue interpretazioni restano immortali - nell'imaginario collettivo -: il professor John Keating ne L'attimo Fuggente  di Peter Weir (1989), l'adulto Peter Pan in Hook - Capitan Uncino di Steven Spielbeg (1991), il papà travestito da tata in Mrs. Doubtfire di Chris Columbus (1993), fino alla tenerissima ed intensa interpretazione del medico che cura con il sorriso, in Patch Adams (1998).

Un curruculum di tutto rispetto, che gli è valso un Oscar, ed una professionalità indiscussa, condivisa con altri mostri sacri del grande schermo come Robert De Niro, Dustin Hoffman, Jeff Bridges e Al Pacino, giusto per citarne alcuni. Tutte interpretazioni che anno messo in luce le sue innate doti istrioniche.

A FIANCO DI BELUSHI E REEVE

Come sempre purtroppo accade nello star system, Williams non è stato esente dal fare uso di cocaina, ed era presente la sera in cui il suo grande amico John Belushi fu stroncato da una overdose.

E come altrettanto sempre si verifica - nel mondo dorato della celluloide - poche erano le frequentazioni e le amicizie vere: Williams è rimasto accanto al mitico interprete di Superman - Christopher Reeve - dopo l'incidente che lo rese tetraplegico, sostenendo in prima persona sia le cure mediche che le ricerche sulla malattia.

SE NE E' ANDATO SENZA FARE RUMORE

Due anni fa, in questo stesso giorno, Robin Williams fu trovato cadavere dai vigili del fuoco; il referto medico autoptico ha rivelato che l'attore si era tolto la vita impiccandosi con una cintura.

I problemi fisici si erano fatti già sentire poco tempo prima della tragica decisione, portandolo a dover diradare e anche sospendere i propri impegni lavorativi.

Colpito da una malattia neurodegenerativa (demenza dei corpi di Levy), non si esclude che l'atto compiuto sia stato causato da una allucinazione, sintomatologia tipica di questa sindrome.

Una vita intensa, un amore viscerale per il suo lavoro, i personaggi a cui ha saputo regalare una vita propria...un attimo lungo, lunghissimo.

E, inesorabilmente, fuggente.