I sindacati torneranno ad incontrarsi con il Governo il prossimo 23 marzo 2017, dopo l'incontro di ieri tenutosi sui decreti attuativi delle misure di flessibilità previste con la legge di bilancio 2017.

I temi del prossimo confronto riguarderanno la pensione di garanzia per i giovani, le tutele per le donne ed il rilancio della previdenza complementare.

Questo l'esito dell'incontro con il governo sui decreti attuativi in materia di Ape social, Ape agevolata e lavoratori precoci, nel giudizio che ne dà il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli.

«L'incontro è stato utile, ma le risposte sono state su molti punti del tutto insufficienti. Approvare presto i decreti, su cui esprimeremo un giudizio compiuto.

Abbiamo espresso delle perplessità, in particolare sulle procedure che si intendono adottare: la fissazione di una data rigida entro cui presentare le domande, il criterio dei sei anni di lavoro continuativo nelle attività gravose, che rischia di escludere interi settori come l'edilizia, l'impossibilità per i lavoratori disoccupati per scadenza del contratto a termine di rientrare fra i lavoratori precoci o nell'Ape social.

Vi sono stati chiarimenti utili per quanto riguarda le platee dei lavoratori rientranti nei lavori gravosi, pur nei vincoli stretti determinati dalla legge di bilancio.

Alcuni problemi non risolti verranno riproposti nel tavolo con il ministro di giovedì prossimo. Per il resto, visto che alcune risposte sono state del tutto interlocutorie, saremo in condizione di esprimere un giudizio compiuto solo a decreti approvati, cosa da fare al più presto per permettere l'avvio della sperimentazione dal 1° maggio prossimo.

Altre questioni rilevanti e ancora aperte dovranno essere affrontate nella fase due, che si aprirà il 23 marzo: le risposte da dare alle nuove generazioni, il tema della flessibilità in uscita, su cui si dovrà tenere conto delle diverse situazioni dei lavoratori e dei familiari, gli aspetti previdenziali riguardanti le donne e la rivalutazione delle pensioni in essere.

Pertanto, dopo aver conseguito alcuni primi risultati, la vertenza delle pensioni continua e avrà come riferimento la piattaforma che il sindacato ha discusso con i lavoratori e approvato unitariamente.»