Il Ministro Calenda ha parlato oggi alla Camera per l'informativa urgente del Governo in merito alla vicenda dell'acquisizione da parte di Fincantieri dei cantieri navali STX Saint-Nazaire.

La querelle con la Francia ha richiamato all'attenzione di istitituzioni pubbliche e politiche la partecipazione di aziende francesi all'interno di aziende italiane che potessero essere definite strategiche per il ruolo da loro svolto.

Dal cilindro è uscito così il nome di Vivendi che possiede la quota di maggioranza in Tim e un quota azionaria, seppur legata ad una vicenda alquanto travagliata, in Mediaset.

Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, durante il suo intervento alla Camera, ha dichiarato che il dibattito sulla possibilità di nazionalizzare la rete Tim è «utile e legittimo», ma ovviamente non deve essere utilizzato come ritorsione contro la Francia, dopo che il governo di Parigi ha bloccato l'acquisto di Stx France da parte di Fincantieri. Certo che no... e come avrebbe potuto essere altrimenti.

E così, del tutto casualmente, Calenda ha rigettato la possibilità di dazi contro la Francia ma ha anche annunciato un'applicazione rigida delle golden share e il via libera a norme "anti scorrerie sulle aziende quotate".

Ed è stato lo stesso Calenda a chiedere al governo di attivarsi in tal senso anche proprio riguardo a Tim. Lo dichiara lo stesso Governo con la seguente nota pubblicata il 2 agosto: "La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ricevuto una nota, datata 31 luglio u.s., nella quale il Ministro dello Sviluppo Economico ha sollecitato una pronta istruttoria da parte del gruppo di coordinamento all’interno della Presidenza del Consiglio di cui al DPR 19 febbraio 2014, n. 35 e al DPR 25 marzo 2014, n. 86, al fine di valutare la sussistenza di obblighi di notifica e, più in generale, l’applicazione del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, in relazione al comunicato stampa del 28 luglio u.s. di TIM S.p.A.

Nel comunicato in questione erano state rese note, inter alia, alcune tematiche di corporate governance affrontate dal Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ed, in particolare, la presa d’atto dell’inizio dell’attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi SA."

Adesso i contorni dei rapporti tra Italia e Francia sono chiariti senza ombra di dubbio, testimoniando quanto l'Unione europea sia sempre più un'istituzione vuota, inutile e oltretutto dannosa. C'è qualcuno che ancora ci voglia parare di Ventotene?