La Warner Bros. Home Entertainment è stata diffidata dalla Federal Trade Commission statunitense per aver pagato YouTuber americani per fare pubblicità al gioco "La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor", senza dichiarare che si era in presenza di contenuto sponsorizzato. Si tratta di un gioco di ruolo commercializzato nel 2014, che si rifà al Signore degli Anelli.

Sono state pagate centinaia di migliaia di dollari ai cosiddetti "influencer", perché questi creassero dei video in cui il prodotto fosse presentato in modo positivo, tale comunque da indurre all'acquisto.

Nella nota della FTC si legge che la Warner Bros. ha incaricato la sua agenzia pubblicitaria, la Plaid Social Labs, di arruolare gli YouTuber e di dare loro una copia gratuita del gioco, prima del rilascio ufficiale sul mercato, con indicazioni dettagliate sulle modalità con cui erano stati tenuti a promuoverlo, sia su YouTube che sulle piattaforme social.

Fra quanti hanno partecipato all'operazione e, quindi, ricevuto laute somme dalla Warner, anche il famosissimo YouTuber svedese PewDiePie (vero nome Felix Kjellberg), che può vantare ben 46 milioni di abbonati al suo canale. PewDiePie postò questo video nel settembre del 2014 con la recensione del gioco.

Non è la prima volta che influencer e aziende sono stati beccati per aver prodotto contenuti sponsorizzati senza dichiararli come tali. Nel marzo del 2016, l'attenzione della FTC era caduta sulla rivista Lord & Taylor, accusata di pratiche commerciali sleali e pubblicità ingannevole, per aver pagato da 1000 a 4000 dollari delle influencer, perché postassero su Instagram delle foto di loro stesse con indosso un vestito e l'hashtag #designLab.

Sempre più frequenti sono i casi, anche in Italia, di YouTuber che risultano legati direttamente ad agenzie di pubblicità, che ne gestiscono contatti e sponsorizzazioni.

Quindi, ci possiamo fidare di loro quando recensiscono dei prodotti? Potremmo dire che il grado di affidabilità è inversamente proporzionale alla loro popolarità. Infatti, le aziende sono pronte a pagare grosse cifre quando si tratta di YouTuber molto popolari e di fronte a certe somme è difficile resistere.