È dalla provincia di Brescia, nell'ormai ben nota Franciacorta, che di anno in anno prende il via la vendemmia in Italia. Le uve Chardonnay, utilizzate per la produzione di spumanti, sono infatti le prime ad essere raccolte.

Nell'occasione, la Coldiretti presenta un'elaborazione dei dati raccolti dall'Istat relativi alla filiera che parte dalla vendemmia e arriva fino alla vendita del prodotto finito, la bottiglia di vino, attivando un motore economico che genera oltre 10,5 miliardi di fatturato (solo dalla vendita del vino) e che dà opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone.

In base ai dati del primo quadrimestre 2017, l’Italia registra il record storico delle esportazioni della propria produzione vinicola con un aumento del 4,7% rispetto allo scorso anno, collocando questa voce come la prima tra quelle dell’export agroalimentare nazionale.

Sicuramente - come sottolinea Coldiretti - una buna notizia che fa da traino alla vendemmia 2017 che interessa 650mila ettari di vigne - dei quali 480mila dedicati alla produzione di vini Docg, Doc e Igt - ed oltre 200mila aziende vitivinicole.

Se tutto andrà come previsto, la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.