La scorsa settimana, durante il Gran Premio di Formula 1 a Baku, ne sono successe di tutti i colori e, nonostante le qualifiche non fossero andate bene e la sua corsa fosse stata condizionata dal vecchio motore molto meno potente di quello dei concorrenti, per il ferrarista Sebastian Vettel era andata di lusso arrivando quarto davanti al suo concorrente diretto per la corsa al mondiale, Lewis Hamilton, aumentando così a 14 punti la distanza in classifica dal pilota della Mercedes.

E questo nonostante Vettel sia stato penalizzato di 10 secondi da scontare con una fermata ai box per aver colpito la macchina del rivale, da lui accuisato di aver causato un tamponamento un attimo prima per aver frenato all'improvviso prima dell'ennesimo ripartenza dopo alcuni giri percorsi dietro la Safety car.

A fine gara le dichiarazioni dei ferraristi sull'episodio non sono state tenere, anche se per nulla scomposte. Questo è quello che ha detto Maurizio Arrivabene, team principal della scuderia Ferrari: «Credo che quanto è successo oggi sia sotto gli occhi di tutti, a iniziare dall’episodio al primo giro, con Kimi spinto contro le barriere, per passare a quanto accaduto a Sebastian nel giro di ripartenza della safety car. Non è da noi entrare in polemiche, ma mi sembra di poter dire che certe decisioni, nel dubbio, non risultano mai favorevoli al nostro team.»

Anche Sebastian Vettel non si è pentito del "fallo di reazione" commesso nei confronti di Hamillton: «La partenza è stata caotica e Vallteri si è comportato in modo molto aggressivo. Quanto a quello che è successo dopo, ripartendo dalla safety car, non so spiegarmi perché ho ricevuto solo io la penalità e non Lewis. Ci sono rimasto male, perché il risultato poteva essere migliore. Personalmente non ho problemi con Lewis, credo solo che il modo in cui si è comportato in pista non sia stato corretto. Ormai la decisione è stata presa ma continuo a pensare che in casi del genere, se si commina una penalità, deve riguardare entrambi i piloti.»

E forse anche per queste dichiaraziooni, senza dimenticare che Vettel a causa della sua condotta di gara è finito più volte sotto osservazione della FIA e del suo presidente Jean Todt, la Federazione Internazionale degli sport automobilistici ha deciso di aprire un caso nei confronti di Vettel, per valutare se la sanzione a lui comminata domenica scorsa fosse sufficiente o dedda essere "integrata" con ulteriori penalizzazioni.

A detta di Hamilton, Vettel avrebbe dovuto essere perlomeno crocifisso e che i 10 secondi di penalità erano ridicolil... ma lui è parte in causa. La questione verrà discussa il prossimo lunedì e Vettel potrebbe dover scontare una penalizzazione nel prossimo Gran Premio, oltre a vedersi togliere di punti dalla patente di pilota... punti che lo metterebbero a rischio - alla prossima disavventura - di star fermo per un turno.