Eccolo, l'ennesimo rinvio. Il primo voto slitta al 2 febbraio, dopo il Family day, ora ancora più motivato. E mentre è il PD a fare dietrofront, aprendo a sostanziali modifiche a un ddl che lo stesso PD ha presentato, sulle unioni civili ci si prepara a scaricare le colpe sul M5S, unico partito che certamente voterà Sì, ma solo a patto che il ddl Cirinnà rimanga com'è.