Ieri 21 agosto, nel pomeriggio, un razzo lanciato da Gaza ha colpito l'esterno di una casa a Sderot, senza causare danni né vittime.

Il lancio è stato rivendicato da un'organizazzione denominata Ahfad al-Sahaba-Aknaf Bayt al-Maqdis affiliata a gruppi salafiti che si identificano con l'ideologia dell'ISIS. L'attacco su Sderot, più che contro Israele è, secondo quanto riportato da Haretz, un gesto di sfida  nei confronti di Hamas che controlla il territorio di Gaza.

Ma l'ipotesi, vera o falsa che sia, non ha sfiorato le forze di difesa israeliane che hanno risposto con decine di attacchi portati nella nottata di lunedì con carri armati e aerei a obiettivi di Hamas all'interno della striscia di Gaza.

La rappresaglia dell'esercito israeliano è stata, rispetto a quanto avvenuto in passato, molto più vasta e molto più violenta. L'agenzia di stampa Reuters ha parlato di almeno 30 siti colpiti all'interno di Gaza dalle forze aeree israeliane.


Fonti palestinesi affermano che negli attacchi sono state ferite almeno 5 persone e colpito un deposito dell'acqua.

In questo scenario acquista un aspetto quasi surreale il tweet pubblicato ieri dall'Unicef con l'immagine di una bimba palestinese che sogna una classe con le finestre che proteggano dal sole e dalla pioggia!