Come dimostrato dalla recente vicenda del padre che ha postato su facebook la foto del figlio pestato da dei "bulli", l'argomento bullismo è sempre d'attualità. Pertanto è utile segnalare l'iniziativa di Telefono Azzurro che ha messo a disposizione sul proprio sito il booklet "A prova di bullo" – La Guida per i genitori per informarsi bene e agire al meglio." 

La guida è sta redatta grazie al lavoro di ENABLE – un network internazionale che coinvolge diversi paesi, tra cui Belgio, Croazia, Danimarca, Grecia e Regno Unito.

QUALCHE PILLOLA DAL BOOKLET "A PROVA DI BULLO – LA GUIDA PER I GENITORI PER INFORMARSI BENE E AGIRE AL MEGLIO."

Gli atti di bullismo non scaturiscono da una sola causa, ma da un insieme di fattori diversi.

Per i genitori dei Bulli
Sebbene sia normale che vi sentiate delusi e amareggiati nell’apprendere che vostro figlio sia direttamente coinvolto in una situazione di bullismo, provate a mantenere la calma, e prendetevi del tempo per riflettere su come intervenire in modo concreto:
• Spiegate con tranquillità a vostro figlio che quello che sta facendo è scorretto.
• Cercate di spiegare a vostro figlio che è il suo comportamento, non lui in sé, che va condannato e corretto.
• Analizzate attentamente la situazione: discutete con vostro figlio dei segnali e delle conseguenze del bullismo e chiedetegli come si sentirebbe se dovesse subire lo stesso trattamento da parte di altri. A volte i ragazzi non si rendono conto che il loro comportamento si connota come bullismo.
• Spiegate a vostro figlio come pensate di agire, se ad esempio intendete allertare la scuola, e come vi aspettate che lui si comporti (ad esempio che si scusi con la persona cheha infastidito o aggredito o che gli scriva una lettera).
• Assicuratevi che vostro figlio disponga di tempo e di spazi adeguati per ragionare con voi sul proprio comportamento.

Prevenzione e Consigli per i genitori
• Condividete le vostre preoccupazioni con la scuola, e chiedete loro di tenere d’occhio vostro figlio, facendo però attenzione ad essere discreti.
• Segnalate il bullo ad un insegnante o al Dirigente Scolastico.
A prescindere da come deciderete di agire, è consigliabile definire con vostro figlio un piano d’azione comune, condividendo con lui tutte le misure che adotterete per far fronte al bullo e migliorare la situazione.
• Dite al ragazzo di non reagire: è esattamente quello su cui il bullo conta.
• Tenete un registro: raccogliete quante più informazioni possibile riguardo a quanto avviene e al bullo, così da poter esaminare al meglio la situazione. Se le molestie avvengono online, raccogliete prove fotografando, stampando e copiando le schermate dei messaggi incriminanti.
• Cercate aiuto: a volte, oltre a chiedere l’aiuto dei genitori, i ragazzi potrebbero sentire il bisogno di rivolgersi a persone terze. In questi casi, l’aiuto di uno psicoterapeuta esperto può essere prezioso. È quindi importante che vostro figlio sappia a chi può chiedere un aiuto.
• Ampliate il campo di amicizie e interessi di vostro figlio: incoraggiate vostro figlio a sviluppare amicizie al di fuori della sfera scolastica, e a partecipare ad attività che aiutino a rinforzarne l’autostima e la consapevolezza di sé (come ad esempio recitazione, danza, arti marziali, sport di squadra, associazioni giovanili di quartiere).
• Aiutate vostro figlio a coltivare le proprie competenze affettive e socio-relazionali: aiutatelo, ad esempio, a lavorare sulle sue capacità di reazione e di ripresa, a trarre lezioni dagli ostacoli che incontra nella vita quotidiana, a fronteggiare circostanze sfavorevoli e a sviluppare strategie di risposta efficaci.
• Allertate la Polizia: se l’aggressione assume caratteristiche più gravi e allarmanti, degenerando ad esempio in episodi di violenza, ricatto o tentata estorsione, o sfociando in episodi di autolesionismo o di tentato suicidio, non esitate a rivolgervi alle autorità locali di Polizia.
• Partecipate alle attività scolastiche volte a contrastare il bullismo.

Le segnalazioni di episodi di bullismo e cyberbullismo riguardano il 10% delle richieste di aiuto rivolte a Telefono Azzurro e provengono per la maggior parte dal Nord (il 46%), il 31% dal sud e isole, dal centro il 23. Addirittura Il 35% degli studenti dichiara di essere stato oggetto di bullismo psicologico a scuola.

Anche la sua manifestazione 2.0, il cyber bullismo, è altrettanto impietosa, come rivelano i risultati di un’indagine Doxa condotta dall’Associazione, secondo cui ben il 48% degli intervistati ha paura di incontrare su internet persone che non sono chi dicono di essere; il 41% teme di essere contattato da estranei che chiedono numero di telefono e indirizzo o in generale informazioni personali; il 41% teme di ricevere richieste sessuali da adulti o di essere molestati nelle app di gioco (36%).

Il web in generale non viene percepito come un posto sicuro, ma terreno fertile di hate speech (ogni discorso che incita la violenza o azioni mirate ad aumentare il pregiudizio contro categorie di persone) e contenuti offensivi, soprattutto che riguardavano l’orientamento sessuale (23%), la razza (20%) e le caratteristiche fisiche (16%).