Festa di Pontida 2009. Matteo Salvini è segretario provinciale della Lega Nord, consigliere comunale a Milano, deputato al Parlamento ed eletto al Parlamento europeo. In pratica... un vero esempio di personalità istituzionale.

Alla festa del carroccio, l'uomo delle istituzioni, Matteo Salvini, con un bicchiere di birra in mano, attorniato da un gruppo di suoi sostenitori lancia un ritornello dedicato agli abitanti di Napoli: «Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani... Son colerosi e terremotati... Con il sapone non si sono mai lavati...»

Un uomo politico che pronuncia queste parole non può non essere definito razzista. E se un partito non espelle un proprio iscritto che pronuncia certe frasi , allora è evidente che quel partito condivide quelle parole ed è, pertanto, un partito razzista.

Oggi, Matteo Salvini è segretario nazionale della Lega ed in vista delle prossime elezioni politiche promuove se stesso ed il suo partito anche al di sotto di quello che una volta era il confinesacro e invalicabile del nord, rappresentato dal fiume Po. Per acquistare consensi per il partito e per accreditarsi come candidato premier in una futura alleanza di centro-destra non bastano però solo i voti del nord.

Quindi, oggi anche i voti di quelli che una volta erano definiti puzzolenti, colerosi, terremotati e sporchi sono ben accetti. E per prendere quei voti, Matteo Salvini va a Napoli per promuoversi come futuro premier.

Alcuni Napoletani, di buona memoria, hanno storto il naso ed hanno invitato il segretario leghista a soprassedere all'iniziativa. Ci sono state le solite polemiche cui è seguita la geniale trovata del ministero dell'Interno che ha imposto al prefetto di garantire la disponibiltà della sala scelta da Salvini per la sua manifestazione.

Salvini, ovviamente, è venuto a Napoli e, ovviamente, ci sono stati scontri e incidenti ed alcuni fermi tra i manifestanti che si opponevano all'evento organizzato alla Mostra  d'Oltremare.

Una vera pacchia per il leader leghista che si è così potuto autenticare come martire della democrazia: «Quelli che a Napoli stanno lanciando molotov e sassi contro la Polizia e i Carabinieri, quelli che stanno sfasciando macchine e bruciando cassonetti, magari difesi da qualche politico, non sono manifestanti, sono DELINQUENTI.
Italiani perbene, su la testa, io ci sono!»

Così, questa, per Salvini è stata «una giornata spettacolare... una giornata emozionante. Un ragazzo di 17 anni che dice: sarò maggiorenne a luglio, il mio primo voto sarà per te. Un signore di 70 anni che dice: Salvini, questa è la mia prima foto con un politico. Questa è la Napoli che mi piace, questa è l'Italia che vincerà!»

Per chi fosse interessato a ciò che Salvini ha detto ai napoletani che hanno avuto lo stomaco di ascoltarlo può guardarsi il filmato dell'evento.